Un Briatore dai mille interessi. Il noto imprenditore brilla oggi nell’ambito della ristorazione e dei locali d’alta quota di fascino. Dalla Sardegna e Dubai, passando per Montecarlo e Forte dei Marmi e con un glorioso passato nell’universo della Formula 1, con la scoperta di Michael Schumacher e i trionfi al timone della Renault insieme ad un certo Fernando Alonso.

Sempre sul pezzo, Flavio Briatore, e con un occhio sempre attento e fortemente critico nei confronti di chi non è in grado di mettere l’Italia e l’imprenditoria italiana nelle condizioni di spiccare come si conviene a un paese ricco di risorse e di bellezza: durissimo l’attacco dell’imprenditore ai nostri microfoni nei confronti del Governo e del Movimento 5 Stelle.

Flavio Briatore ha arricchito il consueto appuntamento del venerdì con Food Sport. Ecco di cosa si è parlato in diretta con Luigia Luciani, Enrico Camelio, Tony Damascelli e Francesco Di Giovambattista.

L’IRA DI BRIATORE CONTRO CONTE ▷ “Fa il professorino, ma non ha né capo né coda: deve andare a casa!”

L’Italia destinerà 3 miliardi per turismo e cultura contro i 35 della Germania: cosa ne pensa Briatore?

Penso che noi siamo un paese di incapaci. Abbiamo dei governanti che sono completamente dilettanti allo sbaraglio. Questi qui cominciano a parlare di 300 consulenti. Come si possono coordinare 300 persone? Ce ne vogliono altre 50 per coordinarne 300. Per il turismo, che è la più grossa azienda italiana, la Francia ha investito 25 miliardi di euro. Ormai non mi arrabbio più perché è una roba indecente. Noi abbiamo un professorino, che si chiama Conte, che improvvisamente ha fatto tutti questi decreti mettendo dei commissari. Siamo l’unico posto dove le mascherine non c’erano e le abbiamo pagate di più del valore di mercato. La nostra è una meritocrazia all’incontrario. Più sei debole e più hai incarichi in Italia. Perché vediamo che Arcuri ormai ha il mandato su tutto. Quando uno non fa bene delle cose, nel mondo economico normale, viene licenziato. Invece no, nella politica più fai male e più hai delle medaglie. Hanno tagliato i parlamentari e adesso mettono 300 consulenti? Non c’è né capo né coda. Nessuno di loro prima di diventare ministro aveva un lavoro. Uno è stato ministro del lavoro come primo lavoro, una carriera fantastica”.

L’importanza della competenza nei ruoli chiave della gestione di un paese

Pensate una cosa… L’Inps è una società gestita da un signore che ha uno stipendio lordo di 60mila euro. Da noi un Maitre normale prende di più. Prima di tutto la gente brava la devi pagare bene. Mi ricordo che a Singapore i ragazzi bravi con le borse di studio andavano a studiare a Londra e New York, quando tornavano il Governo li assumeva a prezzo di mercato. In questo modo hanno formato una classe politica con i ‘contro-cog**oni’. Abbiamo negoziato, con il signor Ecclestone, per il gran premio di Formula 1 e ci siamo trovati davanti un gruppo di ragazzi di 30-35 anni incredibili. Questa gente che abbiamo in Italia non sa neanche cosa sia un conto economico”.

Il dramma dei ristoratori messi in ginocchio dall’emergenza sanitaria

Hanno fatto spendere ai ristoratori cifre importanti per l’adattamento delle strutture alle norme anti Covid, ma dopo una settimana li hanno chiusi. Partiamo dal presupposto che non sono i ristoranti che portano il Covid-19. Il Covid si prende sugli autobus, sui treni, sulle metropolitane quando le persone vanno a lavorare. 3 miliardi per il turismo non servono neanche a Milano per rilanciare il settore. Non hanno idea!”.

Lo scandalo del reddito di cittadinanza

L’idea loro è sempre quella di avere il reddito di cittadinanza che è il più grosso scandalo mai visto. Se tu parli in Europa di questa roba non riescono a capirla. I ragazzi giovani non hanno più motivazioni. L’unica motivazione non è il lavoro, ma fare la coda davanti all’Inps per avere il reddito di cittadinanza. Per i giovani il Governo non ha fatto niente. Dovevano dare questi soldi alle imprese che avrebbero assunto i ragazzi alle stesse condizioni, ma almeno li controllavano. Ormai al sud è impossibile trovare ragazzi che vogliono lavorare, perché guadagnano di più a fare nulla”.

Sul tema dei ristori

“In Francia hanno chiuso fino al 20 gennaio ma hanno dato il 20% del fatturato dell’anno prima del Covid perché hanno preso al 100% il personale fino a un salario massimo di 6mila euro al mese. Quindi a un cameriere che guadagnava 2500 euro lo Stato paga 2500 euro, e se il ristorante faceva 1 milione di fatturato gli danno 200 mila euro. In Italia ti chiudono e non ti danno una lira. La gente in questo momento è rovinata. Dovevano far partire le opere pubbliche, dovevano far partire i lavori… Il diritto della gente è il lavoro, non è l’elemosina. Questa è gente che economicamente, industrialmente non è capace a portare avanti un programma. Quando uno è scarso normalmente i consulenti li prende scarsi.

Poi parlano come fossero i padroni del vapore. Questi qui non sanno più dov’è la democrazia. Questi se ne devono andare, non sono capaci! Ma come fai a dare 200 miliardi in mano a questi qui? È come se io dessi 20mila euro in mano a mio figlio domani mattina. Ma dove vai?”

Lo show spettacolare nel locale di Dubai e il giudizio sulla Ferrari

Lo show spettacolare nel locale di Dubai

A Dubai la gente non vuole il menù fisso. Quindi per fare menù alla carta devi attrezzarti con personale molto bravo soprattutto in cucina. In realtà non è uno show questo. Noi abbiamo i più grandi atleti presi dal Cirque du Soleil. Abbiamo comprato anche dei diritti degli spettacoli. Noi cerchiamo di convincere i clienti a fare sharing soprattutto sugli antipasti, ma poi possono decidere liberamente cosa prendere. I camerieri ormai sono parte integrante del locale. Questo mondo è fatto di gente bravissima e professionale. Il ristorante non è più un semplice ristorante, è un team formato da persone che lavorano insieme”.

Cosa è accaduto nella Ferrari dopo le dimissioni di Camilleri?

Credo che Camilleri non stia bene per problemi di salute. Ieri ho letto anche un’intervista di Binotto che non mi è piaciuta perché la colpa non si dà ai morti ma ai vivi. Cosa è successo alla Ferrari? Lo sappiamo tutti. Hanno fatto uno sviluppo su una cosa che non si doveva fare. La Federazione li ha bloccati e hanno perso molto tempo nello sviluppo di un certo tipo di elettronica. Dovevano ripartire da zero e hanno fatto fatica. La macchina non è che non  va bene, il problema è che non ha potenza. Quando il motore non dà potenza alla macchina hai tutti i problemi possibili e immaginabili. Credo che la Ferrari deve darsi una mossa e pensare che per il 2021 deve ricostruire il team. Piange il cuore vedere la Ferrari in queste situazioni”.