L’Italia è tra i Paesi con più restrizioni per contrastare l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus. All’interno della maggioranza di Governo è braccio di ferro per definire le ultime misure restrittive da rispettare durante le festività natalizie.
Il nuovo Dpcm è entrato in vigore già dal 3 dicembre e le restrizioni più rigorose scatteranno dal 21 dicembre al 6 gennaio. I dubbi, soprattutto sugli spostamenti, restano ancora molti.

Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile, è intervenuto ai nostri microfoni ribadendo l’importanza di adottare comportamenti responsabili.
Che ruolo ha avuto la Protezione Civile in questi mesi di emergenza?
Perché il nostro Paese ha subito restrizioni così dure e modifiche legislative?

Antonio Guidi, neuropsichiatra e ex Ministro della Famiglia, e Francesco Vergovich lo hanno chiesto al Capo della Protezione Civile a ‘Un Giorno Speciale’.

La pandemia

“Questa pandemia è diversa perché ha riguardato non solo il nostro Paese ma l’intero pianeta. Un’emergenza nella quale è coinvolto un Paese ai suoi massimi livelli istituzionali e quindi il Governo nella sua interezza, fino all’ultimo cittadino. Lottiamo contro un nemico invisibile, è una cosa che fa la differenza rispetto a un terremoto ad esempio. E’ un’emergenza nella quale il sistema di Protezione Civile si pone a fianco delle autorità ordinariamente competenti. Ci sono le forze armate, di Polizia e i dipendenti delle amministrazioni ma soprattutto ci sono i nostri volontari che sono una risorsa inestimabile, unica nel nostro Paese. C’è un bacino di un milione di volontari che prestano la loro attività anche nel campo della Protezione Civile durante questa emergenza.

L’appello sulla disabilità

Quello che conta è donarsi agli altri, e donarsi a chi ha maggior bisogno è ancora più importante. Mi auguro che in tutte le iniziative, anche nell’utilizzo delle risorse del Recovery Fund o in altri tipi di risorse messe in campo, venga messa in piedi una politica seria per la disabilità.

Bertolaso? Ci ho lavorato, è una persona straordinaria con grande capacità e bontà. Io lo vedrei bene come Sindaco di Roma, lo conosco e non potrei dire diversamente”.

L’Italia è tra i Paesi con più restrizioni, perché?

“Il nostro Paese, a differenza di altri, aveva un gap sotto il profilo della Sanità. Abbiamo avuto tagli su tagli gli anni passati. Abbiamo una medicina territoriale con difficoltà evidenti, va ripensata e riorganizzata.
L’idea di chiedere sacrifici ai cittadini è per evitare poi di dover scegliere, come accade ora in Svezia dove si è arrivati alla saturazione delle terapie intensive, chi vive e chi muore. E’ una situazione drammatica da scongiurare. Dobbiamo garantire a tutti la possibilità di vivere. Dobbiamo adottare comportamenti responsabili e consapevoli. Facciamo questo sacrificio. In primavera e in estate quando avremo un’immunità di gregge derivata dal vaccino saremo liberi di muoverci e tornare alle nostre abitudini”.

Ruolo della Protezione Civile

“All’inizio dell’epidemia il fulcro di tutto prima era la Protezione Civile. E’ rimasta ma si è spostata, andando in altri contesti. Il livello decisionale e anche l’attività informativa si è divisa e quindi c’è un modo diverso di informare, il Commissario Arcuri fa le sue conferenze stampa, il Ministero della Sanità le sue e noi ci limitiamo a fare le nostre attività. Approfitto adesso per dire che ieri ho firmato una delle ordinanze della Protezione Civile per consentire il pagamento anticipato di fine dicembre anche delle pensioni di gennaio, per evitare che i nostri padri e fratelli vadano a mettersi in fila per riscuotere le pensioni. E’ una cosa che garantiamo da quando c’è lo Stato di emergenza e continueremo a farlo”.