Due ragazzi si baciano in una spiaggia toscana e per aver violato la normativa anti covid ricevono 800 euro di multa. Nelle stesse ore in Calabria viene cacciato un commissario alla Sanità e nominato un altro che a maggio aveva espresso un parere fermo sulle mascherine: “non servono a un caz**”.

Può essere considerata un’immagine simbolo dell’Italia nella pandemia, contraddizioni e criticità di un sistema che emergono grazie all’emergenza. A scattare questa fotografia metaforica della salute del Paese è stato il vicedirettore vicario de “Il Tempo”, Francesco Storace, intervenuto ai microfoni di Francesco Vergovich e in compagnia di Marco Guidi (Il Messaggero).

Ecco l’intervento di Storace a “Un giorno speciale”.

“Si fatica a trovare qualcuno indennizzato”

“Hanno raccontato all’Italia che c’era questa potenza di fuoco, in realtà si fatica a trovare qualcuno indennizzato. Vuol dire che c’è stato molto pressapochismo. La gente sta disperata. Adesso ci dicono che a dicembre Capodanno ce lo faranno fare. Poi diranno a gennaio. Questo è grave, c’è un Paese completamente inadeguato ad affrontare la seconda e la terza ondata”.

Commissario Calabria

“Poi accadono le storie come quella della Calabria. Io vorrei che l’opposizione non esca dal Parlamento fino a quando questo non venga cacciato. Ai calabresi si dice che ‘guardate che se uscite senza mascherina noi vi multiamo’. Poi mettono a uno che, non all’inizio della pandemia, ma a fine lockdown andava dicendo che si poteva tranquillamente baciare in bocca almeno per 14 minuti. Ragazzi, così si fa impazzire il Paese”.

“Conte ha fatto perdere i nervi a tutti”

“E Conte scrive la lettera a Repubblica dicendo che lui non si è riposato questa estate. Qui ha fatto perdere i nervi a tutti. Non sono capaci nemmeno di cercare su Google i nomi di quelli che nominano. Era facile scoprire che uno è matto”.


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