Prima dell’entrata in scena del covid nel mondo e in particolare in Italia, alcuni punti politici come i Dpcm erano a noi sconosciuti. Altri sembravano essere ormai dei capisaldi di Governo agli occhi dell’opinione pubblica, come la logica dell’uno vale uno.

Entrambe le variabili, ciò che ci era ignoto e ciò che ci aveva conquistato, le stiamo ritrovando nella gestione della pandemia. E, secondo i più critici, i risultati sarebbero sotto gli occhi di tutti.

“Per avere un Governo del popolo – sostiene il professor Valerio Malvezzi, ospite di Fabio Duranti e Francesco Vergovich – non basta incidere una croce dentro una cabina elettorale”. Proprio perché la conseguenza della politica dell’uno vale uno sono i Dpcm che oggi governano le nostre vite.

Questa l’opinione del Prof. Malvezzi a “Un giorno speciale”.

“Chi è il creditore di tutti i nostri debiti? Basta andare a vedere le persone che sono sempre più ricche. E’ chiaro che queste persone fanno semplicemente il loro interesse: abbiamo visto Soros all’epoca. Quel tipo di persona è al di fuori dello Stato.

Democrazia non vuol dire potere del popolo, ma governo del popolo. Allora Dpcm, per esempio, non significa governo del popolo. Devono andare i migliori a rappresentarci perché le persone che si sono dimostrate superiori alle altre nella vita privata, devono andare a rappresentare le altre persone nella vita pubblica. Non già perché si devono arricchire e devono fare i loro interessi. Non uno vale uno e tutti siamo uguali.

Se noi vogliamo un Governo democratico dobbiamo dare un Governo al popolo. Non soltanto l’obbligo di andare a mettere una croce in una cabina elettorale. Non c’è nulla di più importante che tornare a pensare, perché quello che stanno facendo gli organi di informazione è convincervi a non pensare più.

Io so perché non abbiamo investito nella sanità negli ultimi anni. Abbiamo ottemperato a degli obblighi per i quali se non tagliavamo la spesa pubblica ci tagliavano altre cose, stipendi e pensioni. Questo è stato il ricatto della Banca Centrale”.


ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE

LEGGI ANCHE: