Oggi con il fine settimana lasceremo perdere di parlare di Coronavirus. Perché sarebbe davvero un gioco troppo facile prendersela con chi fino adesso ha voluto minimizzare, ha voluto far finta di niente e ha voluto dire che nulla è uguale a prima quando, invece, ci stiamo avvicinando a numeri che non dovremmo avere.

Questo per una ragione semplice. Perché anche se soltanto una persona muore prima di quanto le sarebbe dovuto capitare per colpa di questa malattia che può essere evitata tenendo le distanze e autoproteggendosi, dunque non è come le altre malattie ed è più mortifera di un’influenza, ecco se anche una sola persona perde un giorno di vita come facciamo noi a perdonarci di non essere stati attenti e di aver minimizzato? Nessuno potrebbe farlo, se non un cinico. Qualcuno che conosce il prezzo di tutto e il valore di niente.

Ma, ripeto, questo fine settimana è per parlare di altro. Non è che gli altri problemi siano stati dimenticati. C’è un cambiamento climatico in atto. Peraltro anche lì ci sono i negazionisti, che hanno raccattato ormai abbastanza figure barbine da dimostrarsi inconsistenti come i terrapiattisti. Poi ci sono anche il raschiamento delle risorse e l’uso eccessivo di plastica addirittura indotto, in questo caso, dalle misure sanitarie.

Proprio su questo vorrei concentrarmi. E’ ora di farla finita con la plastica monouso, quella che si utilizza una sola volta e si getta. Perché la plastica è un materiale straordinario, per certi versi. Inventato dagli uomini dagli idrocarburi e trasformato in qualche cosa che resiste per sempre.

Però il genio del male del capitalismo ha saputo trasformare qualcosa che potrebbe resistere per sempre in qualcosa che viene gettato subito, altrimenti non avrebbe permesso quei profitti. Questo fatto è molto grave.

Un piccolo contributo lo voglio dare anche io con il mio amico Lorenzo Baglioni, che è un cantautore autore delle canzoni didattiche.

Insieme abbiamo scritto, elaborato e poi addirittura parlato e cantato una canzone il cui ricavato è devoluto a Save The Planet. Proprio per combattere le plastiche inutili e salvare le tartarughe dalla fine che stanno facendo per via della troppa plastica in mare. Si chiama: ‘La tartaruga e il reggi lattine’. Scaricatela perché, ogni volta che la scaricate, qualche tartaruga avrà più possibilità di sopravvivere.


GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

LEGGI ANCHE: