Quando saremo fuori da questa pandemia? Questa è una bella domanda che, però, può avere una risposta soltanto dopo che si accetti che c’è una pandemia in atto ormai da mesi. Perché c’è ancora qualcuno che questa cosa non l’accetta. Le pandemie non le dichiariamo noi: le dichiarano i virus. Sono loro i padroni dei nostri destini.

Noi usiamo degli strumenti per cercare di controllarli e conoscerli da un punto di vista scientifico, ma il destino è in mano a loro. Questo è un virus RNA, dunque un virus che muta molto rapidamente. Però nelle mutazioni che ha, la maggior parte sono non favorevoli. Non hanno un vantaggio evolutivo per lui e dunque falliscono.

Quando però ne imbrocca una che viene premiata dall’ambiente, cioè sostanzialmente che gli permette un contagio migliore, allora il virus muterà e parecchio. Sappiamo che questo può essere un pericolo, come succede ai virus dell’influenza che cambiano ogni anno. Sappiamo anche che la risposta alle nostre domande sta o in un vaccino domani oppure, invece, in un cocktail o in un farmaco che possano aiutarci a guarire.

Ma il problema più grave è che le persone non si rendono conto che anche stare male non è una bella esperienza. Essere ricoverati o addirittura peggio intubati. Il fatto che contagi stanno aumentando in paesi che sembravano aver vinto la loro battaglia, come Israele che ha 4 mila contagiati al giorno o anche la Francia che è arrivata a 10 mila, ecco è quella base di contagi che, quando si allarga, alla fine per forza include qualcuno che viene ricoverato, qualcun altro che viene intubato e purtroppo qualcuno che muore.

Invece quello a cui assistiamo, tra esperti dell’ultima ora che si fanno la loro opinione scientifica in rete con un valore scientifico prossimo allo zero, è gente che dice che è sbagliato intubarli, che sono sbagliate le cure… Perché se li lasci in pace non succede niente? Si sentono cose che veramente che la metà basterebbe. Purtroppo alcune di queste vengono anche affermate da scienziati d’antan, come quelli che ci hanno raccontato che durante l’estate il virus sarebbe morto. Una sciocchezza più grossa di quella non si era ancora mai sentita. Salvo poi fare precipitose marce indietro.

Purtroppo abbiamo ancora a che fare con queste faccende di Covid-19. Dunque purtroppo ci toccano ancora le mascherine, ci tocca stare attenti, ci tocca lavarci le mani. Sono tutte precauzioni che non costano tanto, che non fanno alcun male e che ci permettono di resistere alle recrudescenze e alle eventuali seconde ondate, che quasi sempre ci sono e che possiamo fronteggiare soltanto se siamo più attenti. Perché noi un’immunità di gregge non la vediamo nemmeno lontanamente. Perché, per fortuna, sono troppo pochi i contagiati.

Ne saremo fuori a primavera prossima del tutto sperabilmente, se non interviene prima massicciamente un vaccino che però ancora sembra lontano da sperimentare. Rassegniamoci a questo. Continuare invece a dire sciocchezze su questa cosa non porta da nessuna parte.


GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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