Mentre i dati sui contagi da Sars Cov 2 non scendono decisamente in Italia – sono molto deboli, ma non scendono – ci troviamo a fare i conti con una serie di persone, direi in tutta Europa e forse in tutto il mondo, che mal sopportano le regole e pensano di essere scienziati essi stessi e dunque decidere quali sono i dispositivi di auto protezione che funzionano e se il distanziamento ha senso oppure no.

Queste sono delle vere e proprie sciocchezze. Perché queste cose le decidono gli scienziati, sulla base dei dati scientifici. I dati scientifici, come ripeto ogni volta, si pubblicano sulle riviste scientifiche internazionali con comitato di redazione. Non si pubblicano nelle riviste come i settimanali o i magazine di divulgazione. Casomai possono essere pubblicati da chi si prende la briga di farlo. Ma nessuno può decidere per conto proprio, semplicemente perché non lo sa.

Dunque mi è toccato litigare all’aeroporto di Venezia con persone che non tengono la mascherina completamente o non la mettono proprio. La risposta è: ‘Ma tanto io non ho paura’. Tu potrai pure non aver paura, il problema è che se la mascherina non la metti tu il danno lo fai a me. Mentre io, che invece me la metto, proteggo te.

E’ così difficile da capire questo concetto? La maggior parte delle mascherine sono altruistiche. Cioè servono a fare in modo che il tuo droplet, le tue respirazioni, non vadano verso gli altri. Dunque funziona soltanto se se la mettono tutti.

Negli ambienti chiusi la devi mettere per forza. Pure se sei distanziato perché la circolazione dell’aria, spesso forzata nella maggior parte dei casi climatizzata in questo periodo, porta un flusso d’aria che si porta appresso anche quelle particelle. Dunque se tu non le emetti, perché vengono contenute dalla mascherina, ecco che così non andranno in giro e non potranno essere prese dai circuiti di ventilazione.

Non sono concetti difficili, ci arriverebbe anche un somaro. Il problema è che quelli che non tengono le mascherine e non le vogliono tenere, non sono soltanto somari, sono anche ignoranti. In più sono anche provocatori. Dopo pensano di avere anche la verità in tasca, quando non ne sanno nulla. Dunque, intanto c’è una legge e quella la devi rispettare. Per cui la mascherina te la metti, nei posti chiusi e dove richiesto.

Poi c’è il buon senso, che ti dice che pure se non hai paura almeno non danneggi l’altro. Poi ci sono i dati scientifici che dimostrano, e potete trovare decine di filmati simulativi, come la mascherina eviti e abbatta i contagi. Lo sapevano sin dall’influenza spagnola del 1918, figurati se ce lo siamo dimenticato oggi. Ma ogni tanto salta fuori una bella ‘capa’ che ci dice che non serve a niente.

Sono le stesse belle ‘cape’ che ci hanno raccontato che con l’estate il virus sarebbe finito perché il caldo gli faceva male. Io vorrei soltanto lasciare un commento a coloro che hanno, anche al mondo della medicina ma per fortuna non particolarmente acclarati, detto una stupidaggine simile. Una sola parola: vergogna.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi


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