Abbiamo assistito in questi mesi ad un vero braccio di ferro tra Donald Trump e la Food and Drug Administration, ossia l’ente governativo statunitense che si occupa della sicurezza dei farmaci e degli alimenti. Entrati in rotta di collisione quando il presidente americano ha denunciato che l’ente governativo intendesse ritardare l’uscita del vaccino a dopo l’elezione di novembre per provare a ostacolare la sua rielezione.

In un articolo di ieri Trump accusa la FdA della stretta sui vaccini ritenendola una montatura. Il presidente americano infatti va su tutte le furie per le nuove linee guida dell’agenzia del farmaco statunitense, in merito allo sviluppo di un vaccino per il covid-19. Trump la definisce una “montatura politica”.

Ma lo scontro tra Trump e il settore farmaceutico è diventato più acuto da quando il presidente americano ha deciso per gli interessi del suo popolo di firmare l’ordine esecutivo sui farmaci denominato “By American First”, che eliminerà gli ostacoli normativi per la produzione dei prodotti farmaceutici negli Stati Uniti.

L’idea è soprattutto quella di permettere agli americani di avere i farmaci a prezzi più bassi. Ma questa decisione ha mandato in tilt le grandi multinazionali dei farmaci sempre alla ricerca del profitto. Tanto che Trump ha dichiarato: “ogni volta che vedrete le multinazionali del farmaco scagliarsi contro di me è il segno che il prezzo dei vostri farmaci stia scendendo di molto”.

Il presidente americano è anche consapevole di essersi messo contro uno dei cartelli più potenti che esistano. Leggiamo cosa scriveva Trump: “Mi sono fatto un sacco di nemici là fuori e questa è l’ultima volta che mi vedrete per un po’ di tempo. Ho un sacco di nemici e non sono contenti di quello che sto facendo. Quindi proveranno a fermarmi”.

La Matrix Europea con Francesco Amodeo


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