Riunione straordinaria di Lega in corso per sciogliere il nodo Juve-Napoli. Dopo il focolaio Genoa, è aumentato il numero di positivi anche in casa Napoli e il timore è che anche gli azzurri possano diventare un focolaio in poco tempo. Nasce da qui la richiesta del club azzurro di non disputare il match contro la Juventus a Torino, ma la Juve e la Lega fino ad ora sono stati chiari, seguendo il regolamento. La partita si gioca. Ma si sta discutendo la questione proprio ora in Lega, si giocherà stasera?

Tony Damascelli è intervenuto in diretta radiofonica per commentare questa situazione così strana ma non proprio inattesa.

“Non mi aspetto nulla, sono saltate tutte le marcature, chiunque in questo paese può decidere, questo è un paese di pulcinella. Le istituzione calcistiche sono formate da scappati di casa. Poi sta zitto il Coni, il ministro della Salute, il calcio continua a fregarsene di tutto e procede col suo lockdown anche morale. Questa commedia avrà delle repliche, ore avremo le partite internazionali. Una semplice riflessione da parte mia: non si doveva giocare il torneo estivo, falsato e giocato solo per l’interesse dei club che sennò fallivano. Ora si sta giocando con un sistema a caso. 

Ci sono giorni in cui la Lega Calcio è chiusa, sono i giorni in cui si gioca, è paradossale. Quando sento straordinaria la riunione la domenica…quello è il giorno in cui dovrebbe esserci una task force permanente. Oggi straordinaria di cosa? Litigano per i diritti televisivi, ma questi litigano pure per chi paga il caffè al bar, trovatemi una figura dirigenziale che sia chiara e non ambigua. Questo non è un qualunquismo, dico che il calcio è gestito da gente incompetente che ha la visione del sistema calcio limitata.

E poi ci sono le fazioni dei giornalisti tifosi che fanno il gioco di questo sistema, sono nella stessa trappola. A me che stasera si giochi o meno non interessa, le società hanno tanti di quei soldi che possono affrontare tranquillamente i loro problemi. Quello che sta accadendo nel calcio italiano è la conferma che siamo un paese alla deriva. Il calcio è diventato un ‘troiaio’. Potevamo prevedere questo momento critico, con la riapertura delle scuole e delle attività. Ora ne paghiamo le conseguenze laddove ci sono imprudenza e spavalderia. Gente che non porta la mascherina io la vedo.

Ci saranno le Nazionali ora ma con i club che terranno i giocatori per i loro interessi dicendo che è per la salute. Qui c’è bisogno di scrivere una legge e di farla applicare, non possiamo sentire il jolly covid da giocarsi una volta nella stagione; il Genoa si gioca il jolly, un mese dopo ha altri positivi e che fa? Stiamo parlando di club quotati in borsa, non di un gioco televisivo. L’Uefa dice 13 giocatori, perché interessa che si giochi a prescindere, la gente ha bisogno della partita. Altrimenti che fa? Diventa pericolosa.

Noi oggi viviamo questa giornata con la curiosità maniacale di quello che accadrà stasera, questo porno-calcio offerto quotidianamente che ci fa godere. Stasera non vedremo nulla ma avremo tanti articoli sui fantasmi.