Dove può arrivare questo Milan? La striscia di risultati utili consecutivi non si ferma più. Il successo nel derby, grazie alla doppietta dell’eterno ragazzo Ibrahimovic, ha posto i rossoneri in testa a punteggio pieno dopo quattro turni. L’Inter di Conte è caduta sotto i colpi di una formazione sempre più solida e consapevole. Effimero, per i nerazzurri, l’acuto di Lukaku.

Un collettivo coeso, tatticamente disposto con ordine e impreziosito da una colonna portante di nazionalità svedese lì davanti. Mister Pioli ha plasmato al meglio la sua creatura nell’arco di questi mesi.

Il fenomeno rossonero ha dominato la prima parte di ‘Radio Radio Lo Sport’ con le considerazione delle nostre Teste di calcio

Alessandro Vocalelli

Il primato in classifica del Milan è sicuramente il fatto del giorno. Milan a punteggio pieno. Questo non vuol dire soltanto che i rossoneri sono primi in classifica solo in queste prime partite, ma sono primi in classifica nelle ultime 20 partite da quando si è ricominciato dopo il lockdown. Per cui è un segno di continuità con quello che era successo lo scorso anno quando si è ripreso a giocare. Basterà per essere giudicato un Milan da scudetto? Secondo me, con tutti i rischi che si prendono quando uno dice queste cose, credo di no. Penso che il Milan sia sicuramente una squadra forte ma che ancora paga qualcosa rispetto alle prime due. Questo però vuol dire anche che il Milan concorre per i primi quattro posti. Quindi abbiamo sette squadre, tre delle quali alla fine del campionato saranno molto scontente.

Tony Damascelli

Il Milan è una squadra diventata molto pratica. A differenza del passato ha capito che attraverso una nuova dimensione si ottengono risultati. Poi soprattutto ha un giocatore che, a differenza della sua anagrafe, fa valere l’intelligenza. Perché Zlatan Ibrahimovic sta dimostrando che gli anni non contano quando tu hai la personalità e una salute mentale e fisica capace di dominare anche il gioco. La sua pulizia fisico-atletica fa comprendere il fenomeno Ibrahimovic che quando si muove, ma anche quando sta fermo, cambia il gioco della squadra. Ieri l’episodio del rigore contro l’Inter è la chiave per comprendere tante cose. L’astuzia e la classe di Ibrahimovic contro l’assoluta modestia di Kolarov.

Furio Focolari

Io sono stato sempre contro il Milan onestamente. Bisogna prendere atto di questo Milan. Io però la penso come Vocalelli. Siamo solo alla quarta giornata e non possiamo dare giudizi sicuri. Dopo la terza avevamo già dato un giudizio definitivo sull’Atalanta, che ne faceva quattro a tutti e invece ne ha presi quattro dal Napoli. Ibrahimovic è davvero straordinario.

melli

Franco Melli

La striscia positiva del Milan dura da 20 partite, se consideriamo anche l’Europa League. Anche quelle partite danno un senso di infallibilità. Al di là di Ibra, che è il faro e la cometa, il Milan è tanto altro. Cominciamo dal portiere Donnarumma che è il più forte del campionato e non solo. Calhanoglu è un fenomeno, passato dall’essere un giocatore addirittura inutile e adesso è diventato un giocatore abbagliante. Pensiamo a Kjaer, a Leao e agli altri. Poi chissà se decollerà, io spero di sì, c’è Tonali. Il Milan è realtà. Una realtà fatta pure grazie al lavoro di Pioli, uno dei segreti anche del successo di Ibrahimovic. Non so se vincerà lo scudetto ma, in questo campionato senza padrone dove ci sono allenatori dell’asilo, delle elementari, gli allenatori che pensano di essere fenomeni, può darsi che il Milan ne tragga vantaggio.

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