La lunga attesa del verdetto. Su Juventus-Napoli, ormai, si è detto tutto il contrario di tutto. La decisione del giudice sportivo sulla vicenda, però, non giungerà in tempi brevi. La questione è complessa e alquanto delicata sotto vari aspetti.

Nelle ultime, inoltre, è circolata anche l’ipotesi di un rinvio del match dello Stadium a data ancora da destinarsi. Tanti scenari, tutti condensati in un unico grande calderone: la pentola bollente del calcio italiano. A detta di molti il Covid-19, con un protocollo apparentemente fragile, rischia di mettere al tappeto il regolare svolgimento dei campionati.

Nel frattempo la Procura Federale ha aperto un fascicolo di inchieste per analizzare a fondo lo scambio comunicativo tra Asl di Napoli, capo di gabinetto della Regione Campania e la dirigenza partenopea.

Nel pomeriggio di ‘Radio Radio Lo Sport’ ha provato a fare chiarezza l’Avvocato Roberto Afeltra, uno dei maggiori esperti in materia di diritto sportivo.

“Chi aspettava una decisione oggi ha i ricordi corti. Perché anche quando c’è un incidente in campo che impedisce l’omologazione della gara, il giudice unico chiede il cosiddetto ampliamento di referto all’arbitro.
In questo caso è ancora più importante perché esiste una apertura di inchiesta da parte della Procura Federale, sulla quale molti hanno sorvolato, che riguarda il contenuto delle mail tra le Asl, il capo gabinetto regionale e la società del Napoli.

Per cui questa gara potrà essere, secondo me, validamente omologata. Anticipo che, per me, non ci sono alternative al 3-0 a tavolino e al punto di penalizzazione. Questo soltanto dopo che la Procura avrà concluso le indagini, che potrebbero anche non essere brevi. Per cui non mi aspetto una decisione del giudice sportivo domani o dopodomani.

C’è un fatto nuovo fondamentale che, mi sembra, sia stato trascurato. Ieri ha parlato Piero Sandulli, Presidente della Corte d’appello sportiva. Questo sarebbe l’organo giurisdizionale a cui il Napoli o la Juventus si rivolgeranno per chiedere o togliere la sconfitta a tavolino per 3-0. Sandulli ha concluso dicendo: ‘Se non c’è un accordo che auspico tra Ministero e Lega, bisognerà decidere allo stato dei documenti sportivi e delle norme vigenti. Mi auguro che la classifica non venga determinata dal Covid’.

Questo vuol dire che, qualora dovesse decidere la Corte d’appello, per Sandulli è 3-0. Ma non può non essere 3-0, con l’aggravante che il Napoli è in difetto con la violazione del dovere di lealtà e correttezza da giovedì sera quando non ha messo gli atleti nella bolla.

Non c’è dubbio che Sandulli è stato inopportuno. Ma in Italia siamo alla follia quando un Ministro della Salute va in una trasmissione Rai dicendo: ‘E’ già consolidato che la partita non si gioca’ non sapendo niente e non essendo competente di quella materia, e costringendo Spadafora a dire: ‘Non è vero, perché è una questione meramente di diritto sportivo’.

La cosa incredibile è che nessuno ha sottolineato che sabato una altra Asl, quella di Potenza, ha impedito al Potenza di andare a Palermo perché ha detto che tutti quanti non potevano uscire dalla Basilicata. Palermo-Potenza è stata rinviata. Il protocollo iniziale è stato modificato proprio perché, se rimaneva il protocollo di marzo, bastava un positivo per saltare tutto il campionato”.

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