Con la modifica del decreto passato alla storia come “sicurezza”, il Governo ha dato un segno di discontinuità, che alcuni osservatori attendevano sin dalla formazione del Conte bis. Cambia la legge sulla protezione dei migranti, vengono abbassate le sanzioni alle Ong e inasprite quelle relative a risse e momenti di violenza urbana.

Ma non è tutto l’opposizione ha anche denunciato un allargamento delle tutele nei confronti dei pubblici ufficiali. A lamentarlo è stato soprattutto il leghista Gianni Tonelli, firmatario dell’emendamento che garantiva tutela agli appartenenti alle forze dell’ordine. Ai microfoni di Francesco Vergovich, il deputato della Lega ha spiegato perché il nuovo decreto sicurezza “ha tolto protezione e dignità ai pubblici ufficiali”.

Ecco l’intervento dell’Onorevole Tonelli a “Un giorno speciale”.

“Continuo a essere un poliziotto ma ho lasciato il posto di direzione altrimenti avrei avuto difficoltà. Ho voluto segnalare una posizione con questo mio gesto.

Il pubblico ufficiale è un servizio che tiene conto di più figure proprio perché esprime un concetto di funzione pubblica. Tale funzione ha subito negli ultimi anni un processo di delegittimazione che si è tramutata in mancanza di rispetto e autorevolezza verso il personale. Gli episodi sono tanti. Chi tiene alla salute del prossimo ora viene aggredito. Prima era impossibile che un medico, ad esempio, venisse aggredito per sfogo.

Adesso il Governo cambia il concetto, anche su incitazione del Quirinale che, a mio parere, ha concesso un errore di valutazione. In questa correzione c’è lo zampino del “partito dell’antipolizia”, termine da me ideato. Composto da chiunque ha una certa avversità nei nostri confronti, anche in Parlamento.

Stiamo arrivando a qualsiasi interpretazione delle norme. Se tu, impianto normativo, tuteli i mascalzoni allora abbiamo finito di parlare. Personalmente avrei voluto allargare gli incaricati del pubblico servizio. Mentre questo Governo ha ristretto il campo, praticamente, solo alle forze dell’ordine e quindi ha estromesso tutti compresi medici, infermieri, professori ecc. E’ un problema di autorevolezza, non di autorità”.


ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE

LEGGI ANCHE: