A 18 mesi dall’erogazione dei primi assegni, passando per le numerose critiche ricevute dal Governo a causa dei destinatari “ambigui” di tale contributo, il reddito di cittadinanza torna a far discutere di sé. Il 30 settembre, infatti, scade scade la prima tranche di chi fece domanda per il sussidio nel 2019.

In cifre: nel 2020 hanno percepito almeno una mensilità di reddito di cittadinanza 1 milione e 248mila nuclei familiari, per un totale di circa 3 milioni e 165mila persone, con un assegno mensile medio di 570 euro. Un aiuto determinante pensando soprattutto a quella fascia di popolazione più fragile, soggetta alla crisi economica di questi mesi.

Ma l’aspetto, in principio fondante del reddito di cittadinanza, e che oggi manca clamorosamente all’appello è la tanto invocata creazione di posti di lavoro. In questo senso, il cavallo di battaglia esclamato dai 5 Stelle ha fallito. E con esso tutto il restyling, a parole, dei Centri per l’Impiego e l’assunzione di navigator scomparsi nel dimenticatoio.

Se n’è discusso a “Lavori in corso” insieme al giornalista dell’Huffington Post, Pietro Salvatori, intervistato da Stefano Molinari e Luigia Luciani. Ecco il suo intervento.

“Reddito di cittadinanza ha fallito”

“Sostanzialmente il reddito di cittadinanza ha fallito. Ci sono due discorsi distinti. E’ giusta come misura di sussidio a chi è indigente. Il problema vero è che il reddito di cittadinanza è stato presentato come una legge per trovare occupazione. Cosa in cui ha fallito in maniera clamorosa.

Secondo me manca totalmente la percezione di chi prende il reddito di cittadinanza. Non è l’ingegnere biochimico siciliano. Sono persone generalmente con una qualifica non altissima e che vivono situazioni di difficoltà familiare ed economica. E’ molto complesso dire ad una persona del genere dalla Sicilia: ‘ti abbiamo trovato un posto da 1200 euro a Bolzano’ “.

“Mancato l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro”

Non è il problema dell’assistenzialismo. Ma il reddito di cittadinanza non ha funzionato nelle sue ragioni, con le quali è stato presentato. Ma i 5 Stelle hanno sempre detto: ‘no, non è una misura assistenziale. E’ una misura di sviluppo, di creazione di lavoro’. Comunque l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro non ha funzionato”.

“Tutta la debolezza del Governo”

“C’è un problema serio di ritardi e rinvii di dossier, checché ne dica Conte. Alitalia ancora non c’è una soluzione, Ilva non si capisce bene che fine farà. La stessa trattativa con i Benetton ancora non è finita. E’ un Governo che in questo rivela tutta la sua debolezza.”


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