Con il 69,64% il Sì ha vinto il tanto discusso referendum 2020. Si procede dunque al taglio del numero dei parlamentari di Camera e Senato, una tappa storica che cambierà per sempre l’assetto politico e istituzionale della nazione.

Apertamente schierato sul No, il filosofo e saggista Diego Fusaro è intervenuto in diretta a ‘Un giorno speciale’ per commentare l’esito della votazione: “Quello che è accaduto con il referendum è preoccupante”, secondo Diego Fusaro. La democrazia, a parer suo, è infatti in pericolo.

Le ragioni le ha spiegate a Francesco Vergovich e Fabio Duranti in questo intervento. Ecco cosa ha detto.

“Il popolo ha scelto Barabba”

Un aspetto positivo che posso subito segnalare è che comunque questo 30% che ha votato no è irrappresentato dalla politica. Se si considera che tutto l’arco costituzionale appoggiava, più o meno apertamente, il sì. Quindi vi è da lavorare culturalmente su quel 30% per creare un fronte antagonistico rispetto al nuovo ordine liberista.

Del resto, la lezione che apprendiamo da questo referendum in cui vince il blocco oligarchico neoliberista è quella classica condensata nelle parole del Vangelo di Matteo: “Allora il governatore domandò, chi dei due volete che vi rilasci”? Quelli risposero Barabba“.

I costi della democrazia

La democrazia è tra tutte le forme di Governo quella che dovrebbe basarsi su un popolo educato, colto, che viene formato attraverso istituti come la scuola. Stanno negando alle nuove generazioni il diritto della formazione scolastica. Una scuola che addestra i nuovi consumatori di formazione.

La democrazia è in pericolo. La democrazia non è solo una procedura per cui si va a votare e si sceglie chi farà le riforme e le manovre volute in maniera non democratica dai mercati e dalle banche. La democrazia è quella forma che passa dalle libere elezioni, ma non si esaurisce nelle libere elezioni. Perché una volta che sono stati eletti i rappresentanti voluti dal popolo essi sono chiamati a svolgere le funzioni volute dal popolo.

In tutta Europa si respira un’aria di abbandono della democrazia, di sfiducia nella democrazia. La democrazia è quella forma di Governo che costa più delle altre. Se volete una forma di Governo poco dispendiosa la monarchia e la dittatura sono consigliate“.

L’importanza del Parlamento

Il Parlamento è il luogo in cui si discute, ciò che per l’odierno ordine mondiale liberista è una perdita da tempo. E infatti grazie anche alle emergenze sanitarie sempre più si marginalizza il ruolo del Parlamento. La democrazia come sostanza già non esisteva, perché erano i mercati a decidere, ma adesso si mette in discussione anche la democrazia come forma.

Tu puoi essere un grande economista, ma se non sei allineato non puoi essere considerato un esperto. Faccio un esempio: Bagnai è indubbiamente un grande economista, ma non essendo allineato al mainstream non viene considerato un esperto. Allo stesso modo Tarro non viene considerato un esperto.

Quello che è accaduto con il referendum è preoccupante, è vettore di uno spirito del tempo apertamente non democratico. Ha vinto il risparmio. Alla casta hanno fatto il più grande regalo che ci sia. Quella casta che non vede l’ora di sentenziare la democrazia, non vede l’ora di poter avere meno parlamentari meglio controllabili.

Questo clima antidemocratico è emerso varie volte in questi anni. Quando Mario Monti disse dopo la Brexit che si era abusato della democrazia costa stava dicendo? E’ un’aria preoccupante quella che si respira oggi“.

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