Malato, asintomatico, positivo, contagioso: quattro parole, ciascuna con un suo preciso significato. Ecco perché scambiarle e sovrapporle non è soltanto un errore concettuale ma un serio problema di divulgazione.

La gente è confusa: se sono positivo sono malato? Se sono asintomatico sono contagioso? Secondo il Dott. Ivo Pulcini, Medico dello Sport e Direttore Sanitario della S.S. Lazio, è questo al momento il più grande dei gap della scienza in relazione all’emergenza sanitaria.

Bisogna fare chiarezza, secondo il Dott. Pulcini, perché le misure che scaturiscono da questa confusione possono avere delle conseguenze molto gravi sulla vita delle persone.

Lo ha spiegato in diretta a ‘Un giorno speciale’, ecco cosa ha detto a Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

“Asintomatico non è malato, se non lo capiamo ora la nostra vita sarà un inferno” ► Dott. Ivo Pulcini

“Considerare malati tutti positivi è una esagerazione. Ci sono moltissimi falsi positivi. Essere positivo vuol dire essere malato? Vuol dire essere contagioso? Ci sono famiglie di 5 persone in cui uno solo è positivo. Non esiste la malattia, esiste il malato. Sei positivo? Hai dei sintomi? Sei a rischio? Ti curo in un certo modo. Sei positivo e non hai nessun sintomo? Ti faccio i controlli e ti mando a giocare.

Lo deve stabilire la scienza, ma se non lo stabilisce vuol dire che non ha le idee chiare oppure sono io che non riesco a capirlo. L’asintomatico contagia? È malato? Se no lo deve lasciare libero. Quando la carica batterica è talmente bassa che non è in grado di trasmettere la malattia addirittura aggreghiamo le persone.

Se no la vita sociale diventa un inferno, non è più vivere, diventa una disperazione. Mettendo sulla bilancia il vantaggio e lo svantaggio dobbiamo decidere se è meglio vivere uniti in una società oppure se bisogna stare distanziati e vivere individualmente. Io credo che le malattie, le depressioni le malattie psicosomatiche prendano il sopravvento e l’uomo diventa intrattabile. Quindi è pure pericoloso”.


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