Così ha affermato Mattarella a proposito dell’emergenza Covid: “#Libertà non è fare ammalare gli altri”. Queste le parole del Presidente della Repubblica con cui si giustifica la proroga fino al 15 ottobre. In nome della sicurezza sanitaria è legittimo limitare la libertà.

Così intesa la libertà stessa di uscire di casa e di poter frequentare affetti viene identificata con la facoltà di contagiare e quindi limitabile. Potremmo aggiungere che libertà non è nemmeno condannare a morte i lavoratori mediante il lockdown come fatto nei mesi scorsi. Una condanna a morte che non è solo una metafora, consideriamo che effettivamente si è trattata di una vera e propria morte di persone che hanno perso il lavoro, quindi la possibilità di mantenersi in vita.

Lo abbiamo detto e ripetuto, il grande inganno del Governo è stato quello di voler tutelare a parole la nostra vita imponendoci il lockdown e al contempo non fare nulla per garantire che costretti in casa non avessimo di che vivere.

Le parole di Mattarella suonano come un garbato modo di dire che non si opporrà al prossimo lockdown. Non credo che la libertà sia ciò che dice l’esimio Presidente. Se fosse davvero consequente con le sue premesse dovrebbe allora immediatamente imporre il blocco degli sbarchi e riconoscere che la salute viene prima della libertà in ogni caso, non solo quando si tratta di limitare la libertà degli italiani.

Tra l’altro c’è un enigma su cui bisognerà fare chiarezza: perché Mattarella aveva bloccato la proroga dello stato di emergenza e invece ora si dice favorevole?

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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