La storia dell’Italia repubblicana, dal ’46 ad oggi, è ricca di zone grigie che rendono dubbia la totale veridicità dei fatti riportati in libri e testi scolastici. O meglio, ancora non chiari sono alcuni antefatti dietro gli accadimenti che hanno contribuito a modellare lo Stivale come lo conosciamo oggi.

Documentati segretati, influenze esterne, intelligence e servizi segreti: tutti fattori ancora oggi all’oscuro della società civile. Ma, come in tutti i casi di mancate o mezze verità, il tempo gioca a favore di chi è impegnato a svelare la realtà dei fatti, dietro i misfatti.

Se ne occupa da anni il giornalista e saggista Giovanni Fasanella, che proprio per la sua attività incessante di ricerca è riuscito con il tempo a risalire a documenti che minano le basi di una parte di storia italiana in bianco e nero.

Così il giornalista è stato chiamato ad affrontare il tema delle eventuali interferenze straniere sul sistema delle relazioni internazionali della Repubblica Italiana. E ha rivelato “le azioni occulte di Gran Bretagna e Francia tese a svestire il ruolo di egemonia che l’Italia del dopoguerra aveva ottenuto nell’area del mediterraneo”. Un potere acquistato anche grazie a due patrioti ritenuti fin troppo scomodi: Prima Enrico Matteo; Poi Aldo Moro.

Ecco le rivelazioni di Giovanni Fasanella.