Battuta la Lazio, 8 punti sopra l’Inter seconda. La Juventus ha ipotecato lo scudetto, il nono consecutivo. Ma è stata una stagione difficile, segnata sportivamente dall’arrivo di Sarri e dalle insidie di Lazio e Inter. Il Covid-19 ha poi destabilizzato tutta la Serie A.

Alessandro Birindelli, ex campione juventino, ha detto la sua sull’ennesimo successo bianconero non risparmiando critiche: responsabilità alla società per non aver ricamato la squadra su un allenatore innovativo a cui va dato tempo.

“Chi ha costruito la strada qualche errore l’ha fatto”

“Sto vedendo una squadra che sta mettendo in campo le idee dell’allenatore ma non al 100%, poi le valutazioni vanno fatte a fine anno. Penso però che se c’è un percorso gli va dato tempo. Sarri aveva giocatori che non erano stati comprati per lui, Rabiot e Ramsey erano già stati acquistati, lui se li è trovati. Bisogna dare modo a Sarri di prendere 3-4 giocatori, come hanno fatto Conte e Allegri prima di lui.

Riguardo le critiche della mediana, presi uno a uno sono giocatori forti ma messi insieme ci sono problemi, non è un centrocampo dinamico. Chi ha costruito la strada qualche errore l’ha fatto…

La società ha fatto le scelte a inizio anno, poi la Juve si è ritrovata a prendere un allenatore che portasse novità. Allegri era superato per la società ma Sarri non era l’ideale per quest’anno.

Durante questi anni, rispetto a quando giocavo io, il valore della concorrenza è calato: negli anni duemila c’erano le sette sorelle oltre la Juve. Negli ultimi due anni pero c’è stato un miglioramento.

Questo sarà uno scudetto triste, per le situazioni tragiche che abbiamo vissuto e viviamo col covid-19 e per la qualità delle partite, non all’altezza.

Le mie partite indimenticabili? Quelle nel 2003 del goal al Deportivo la Coruna o l’assist a Zalayeta, le tappe importanti di un percorso che ci portò alla finale di Champions contro il Milan poi persa”.

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