“La verità è chiara come il sole”, si suol dire in questi casi. Un detto che rispecchia chirurgicamente la realtà medica nostrana in questo caso, vista la scoperta che potrebbe cambiare la storia di questa pandemia: “Questi nuovi dati che abbiamo giustificano la forza molto lieve del virus durante queste calde settimane. 
Nel primo studio abbiamo messo il virus in goccioline d’acqua, esponendole ai raggi Uv-C, Uv-b e Uv-a. Dopo alcuni secondi questi raggi uccidono il virus”.

Lo sostiene, ma soprattutto per la prima volta lo dimostra Mario Clerici, professore ordinario di immunologia dell’università di Milano e direttore scientifico della fondazione Don Gnocchi.

L’intervista sulle nostre frequenze non ha lasciato indifferente Fabio Duranti, che da diversi mesi ha a che fare con diverse personalità che lo hanno precedentemente sostenuto.
Certo, un conto il dire, un conto il fare, soprattutto quando si parla di scienza c’è un abisso di mezzo, ma accantonare chi “premoniva” questi scenari armato di conoscenze scientifiche che possono portare a tali intuizioni, non può non essere considerato un peccato mortale secondo Duranti.
Ecco il suo intervento a ‘Un giorno Speciale’.


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