Le contraddizioni di uno scudetto. La Juventus è sempre più vicina al traguardo del nono tricolore consecutivo. Una vittoria che però, per via del rendimento a dir poco balbettante nelle ultime cinque giornate, rischia di essere offuscata da critiche obiettivamente fondate.

Una Juventus, quella targata Maurizio Sarri, che non ha mai convinto. Il gioco spumeggiante promesso la scorsa estate si è trasformato in un ibrido tecnico-tattico ai più indecifrabile. Le sconfitte in Supercoppa italiana e Coppa Italia, rispettivamente contro Lazio e Napoli, hanno peggiorato ulteriormente i giudizi. Larga parte del popolo bianconero, sui social media, chiede l’esonero dell’allenatore toscano.

Insomma, il panorama è pieno di incognite. Sullo sfondo, tra qualche settimana, c’è il ritorno degli ottavi di Champions League contro i francesi del Lione.

Nel pomeriggio di ‘Radio Radio Lo Sport’ le nostre Teste di calcio hanno dato vita ad un vivace confronto sul paziente malato: la Juventus.

In studio il Direttore Ilario Di Giovambattista con Francesco Di Giovambattista.

Tony Damascelli

Questo torneo estivo è allucinante: lo sappiamo tutti. La Juventus è sfatta. Basta vedere quello che è successo col Milan, col Sassuolo e rivedere quello che è successo ieri sera. Alcuni uomini fanno fatica a correre. Corrono male o con sofferenza. Io aspetto solo il colpo di scena. Ieri sera un perfido juventino mi ha detto: ‘Vedi, Sarri non riesce proprio a vincere lo scudetto con la maglia azzurra’. Può succedere. C’è bisogno che la Juventus batta la Sampdoria. Se invece fa due pareggi, che ci sta con questa squadra in questo momento, poi la partita con la Roma voglio vederla. L’anno scorso le ultime 5 partite, con lo scudetto già vinto, sono state 3 pareggi e 2 sconfitte.

Alessandro Vocalelli

A parte la Lazio, per un certo periodo di tempo, questo scudetto non è mai stato in discussione. E’ giusto processare la Juventus perché ha vinto lo scudetto che non è stato mai in discussione, a parte la parentesi della Lazio. Questo è stato uno scudetto in discussione fino a 10 giornate dalla fine. Se l’Atalanta perde stasera con il Milan, è tutto finito. Quindi pensate un po’; la Juventus si mette in discussione perché vince lo scudetto e invece le altre sono tutte contente perché non hanno mai concorso al campionato. C’è qualcosa che non funziona. La Juventus giustamente viene messa in discussione, ed è già la società che ha acquistato Arthur e Kulusevski. Le altre invece sono tutte contente. L’Inter di arrivare seconda, la Lazio giustamente di essere arrivata in Champions League. Ripeto, c’è qualcosa che non funziona. E’ un campionato che rischia di non esistere.

Furio Focolari

Secondo me il discorso è un altro. Questa Juventus, che perde la Coppa Italia, la Supercoppa e vince il campionato per il rotto della cuffia, se dovesse essere eliminata rapidamente dalla Champions, deve andare in discussione oppure no? Questo è il concetto. Io sono nemico dei ‘se’ quando sono impossibili. Sul discorso di Vocalelli non sono d’accordo. L’Atalanta e la Lazio non avranno certo le stesse pretese della Juventus giusto? La Lazio è contenta se arriva in Champions. L’Atalanta è contenta di andare in Champions. E’ evidente che sono squadre diverse con aspettative e ambizioni diverse. Questo discorso oggi non sta né in cielo né in terra.

Stefano Agresti

Io penso che i competitor della Juventus debbano essere altri. Per questo ha preso Cristiano Ronaldo ed ha speso 80 milioni per De Ligt. Per questo che la Juventus dà 6 milioni e mezzo a stagione a tutti i centrocampisti. Agnelli si pone questo problema: ‘L’allenatore che mi hanno fatto prendere è l’uomo giusto perché la mia squadra, per la quale io lavoro 24 ore al giorno, possa diventare la squadra che mi faccia vincere la Champions? La critica alla Juventus parte da questo. Su una cosa io sono d’accordo con Vocalelli. Questo è un campionato di niente al punto che lo vince una squadra che delude profondamente. La Juventus ha ottenuto risultati non in linea con le attese perché ha preso 38 goal e ha perso 5 volte. Ha giocato peggio dell’anno scorso e, nonostante questo, vince il campionato.

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