L’Europa ci ha danneggiato in tutti i modi, ma per Conte va ringraziata: 1 milione di poveri in più avrà voglia di ringraziare?

Ebbene sì, ieri sera abbiamo assistito a una nuova epifania vespertina del Vis-Conte dimezzato giallofucsia Giuseppe Conte, il quale ha estratto dal suo cilindro magico un nuovo discorso del quale vi sono vari passaggi che varrebbe la pena di citare.

1 milione di poveri in più avrà voglia di sorridere?

Sicuramente desidero menzionarne uno: “Dalla riapertura dati incoraggianti, ci meritiamo un sorriso“.
Ora, bisognerebbe chiedere davvero a quel milione di poveri in più creati dall’emergenza Covid-19 e – diciamolo apertamente – della sua gestione, se si sentono di fare un sorriso.

In effetti la crisi del Covid-19 e sua sua ingloriosa (per non dire irresponsabile) gestione da parte di un governo giallofucsia che costringeva la popolazione italiana al lockdown e insieme non garantiva in alcun modo i mezzi di sostentamento per larga parte dei connazionali, poteva dar luogo a molte reazioni delle quali forse il sorriso evocato da Conte è l’ultima. Specie se, ricordiamolo, ci sono un milione di poveri in più.

Ciò conferma quanto già dicemmo da tempo, cioè il fatto che il coronavirus ha determinato un’accelerazione dei processi di globalizzazione già in atto e ha massacrato senza pietà ceto medio e classi lavoratrici, procedendo ancora una volta a favorire il nucleo ristretto di oligarchi della finanza e colossi dell’e-commerce ai vertici della società.

Le inadatte metafore belliche di Conte

Nel suo discorso il Vis-Conte dimezzato giallofucsia ha parlato di “spirito di dopoguerra”.
Ancora una volta torna la metaforica bellica che ha accompagnato tutta l’emergenza Covid: se siamo in guerra contro un nemico invisibile, chi non acconsente alle direttive dei generali, diventa un disertore. Non si può dialogare con il sergente, ma bisogna solo obbedire a ciò che dice; una metafora niente affatto neutra.

Europa, sicuri che non sia una matrigna?

Dulcis in fundo, il Vis-Conte giallofucisa ha naturalmente parlato del rapporto con l’Europa, questa madre benefica a cui l’Italia, dal suo punto di vista, deve essere sempre grata.
Non si è ovviamente fatto cenno al modo in cui l’Europa ha danneggiato in tutti i modi l’Italia, dalle irresponsabili parole della Lagarde a marzo a questo nuovo prestito in parte a fondo perduto e in parte con un debito usuraio.
Peraltro il Vis-Conte dimezzato giallofucsia ha fatto testualmente riferimento al Mes (“decideremo“) dopo che per lungo tempo ha detto che mai si sarebbe fatto, siamo passati a una posizione più mite e possibilista.

In sostanza, ancora una volta, un discorso che lascia molte perplessità per quella che è stata definita la Fase 3, prima che eventualmente non si torni secondo il modulo della Pandemia infinita, a una possibile Fase 1 con tanto di lockdown.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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