Juventus-Napoli: atto finale. Domani bianconeri e partenopeo si giocano la Coppa Italia nella notte dello stadio Olimpico di Roma. L’arbitro dell’incontro sarà Daniele Doveri, coadiuvato dagli assistenti Paganessi e Alassio. Quarto uomo Calvarese con Irrati e Schenone al VAR. Calcio d’inizio alle ore 21.

Nella silenziosa sfida, ovviamente a porte chiuse, Maurizio Sarri affronterà in un match secco così rilevante il suo passato. Tra Napoli e il suo ex timoniere l’amore è finito da un pezzo. Puntualmente ci ha pensato il Presidente dei partenopei De Laurentiis a mettere il carico da novanta con dichiarazioni non certo lusinghiere verso l’allenatore toscano: “Mi fece incazzare con la scusa volgare dei soldi, mi costrinse a cambiare, e aveva ancora due anni di contratto”.

Andiamo però nel dettaglio delle questione tecnico-tattiche. Le squadre dovrebbero disporsi a specchio con il 4-3-3, sistema interpretato però in maniera diversa in relazione alle esigenze di Gattuso e Sarri.

Da Torino, sponda juventina, Luigi Schiffo fornisce gli ultimi aggiornamenti su assenze e scelte di formazione.

Higuain, Ramsey e Chiellini saranno con la squadra ma difficilmente saranno a disposizione di Sarri. L’unico che ha lavorato un po’ in gruppo in questi giorni è stato Ramsey ma non so se questo gli varrà perlomeno la panchina. Per il resto l’unico dubbio di formazione potrebbe essere il rientro di Cuadrado, sia come terzino destro o eventualmente come alternativa a Douglas Costa nel tridente offensivo. Mentre in avanti Dybala e Ronaldo, da quello che si è capito saranno liberi di interpretare il ruolo di centravanti a turno, perché la Juventus in questo momento il centravanti non ce l’ha proprio in organico. Qualcosa, da questo punto di vista, Ronaldo la paga. Perché un conto è quando parte da sinistra per accentrarsi, un conto è già centrale e fa un po’ più fatica a trovare spazi. Questo si è tradotto nel numero abbastanza scarso di tiri in porta contro il Milan considerato il possesso palla che è stato invece preminente, quasi 500 passaggi per fare 3 o 4 tiri in porta.

Rispetto alla semifinale potrebbe esserci Khedira a centrocampo al posto o di Pjanic o di Matuidi, e di conseguenza Bentancur verrebbe spostato naturalmente. L’unico fisso in pratica sarebbe Bentancur e gli altri si giocano due posti. Per il resto non credo ci saranno grandi novità. Grandi alternative onestamente non ce ne sono. In difesa c’è Rugani. A sinistra non c’è nessuno e anche questo è un limite un pochino dell’organico. De Sciglio si può adattare ma non è il suo ruolo. Davanti appunto potrebbe esserci questo ballottaggio tra Douglas Costa e Cuadrado, se il secondo non viene impiegato come terzino”.

All’ombra del Vesuvio è invece Giovanni Scotto a raccontare le fresche novità in casa partenopea.

A Napoli c’è un bel clima. C’è voglia di rinascere e non riferisco solo alla vittoria di un trofeo che in questa città manca da qualche anno. Tra l’altro né Sarri, né Ancelotti erano riusciti a portare il Napoli a giocarsi una finale. Ma una rinascita in senso più ampio. Quindi la voglia di gioire e tornare a vivere il calcio per quello che è. L’aspettativa è di una bella partita, di una partita da giocare come il Napoli sta dimostrando di saper fare nelle ultime uscite. Guardo all’Inter sabato ma anche, prima della quarantena, la gara con la Lazio. In questa Coppa Italia il Napoli ha dimostrato di saper soffrire, stringere i denti, di mettersi dietro, stringere i denti, ripartire e fare male. Quello che ha fatto il Napoli nella gara di campionato contro la Juventus.

Oggi si è parlato di questo caso Lozano cacciato dall’allenamento di ieri. Lozano non era un tema di questa finale perché non è entrato neanche sabato. E’ entrato Younes che ci risultava essere addirittura fuori rosa qualche mese fa. Con il Barcellona pure finì in tribuna, però è un fatto che ci dimostra come Gattuso è un allenatore che sa essere empatico ma sa anche tenere il bastone bello saldo nelle mani e tenere il Napoli sulle spine. Cosa preoccupa? Siamo sempre lì. La Juventus è abituata a queste partite, a queste finali. Si spera un arbitraggio naturalmente giusto che non dia notizia”.

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