La Fase 2, in partenza dal 4 maggio, sembra non aver convinto molti esponenti delle forze politiche, non solo di opposizione. Nella maggioranza di Governo infatti il gruppo di Italia Viva continua a manifestare il proprio disappunto per la gestione dell’emergenza condotta dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Inoltre stanno già scatenando diverse polemiche le parole del ministro Francesco Boccia, che durante l’odierna video-conferenza con le Regioni avrebbe proposto dal 18 maggio riaperture scaglionate. Ma, allo stesso tempo, avrebbe minacciato la diffida per le ordinanze regionali non coerenti con il Dpcm.

Per un commento sull’operato del Governo in vista della Fase 2 Davide Faraone, Presidente dei Senatori di Italia Viva, è intervenuto a Lavori in Corso.

Queste le sue parole ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani

Incomprensibile l’uso dei Dpcm

Mentre nella fase dell’emergenza acuta era anche comprensibile che si prendessero dei provvedimenti con strumenti straordinari come i Dpcm, oggi io credo che sia incomprensibile che si continui ad utilizzare questo strumento.

Chi chiede la centralità del Parlamento, chiede la centralità degli italiani. Questo è il nostro obiettivo per cui ci siamo ribellati all’uso troppo leggero di questo strumento”.

C’è l’incertezza assoluta

Da fine marzo abbiamo fatto delle dichiarazioni in cui dicevamo di programmare le riaperture. Se fossimo stati ascoltati ora avremmo avuto una programmazione.

Invece cosa si è fatto? Si sono perse settimane. Si sono nominate task-force, 450 persone e quasi tutti uomini. Dopo di che scopriamo che la montagna partorisce il topolino. Ci aspettavamo un piano ed una programmazione dettagliata, misura per misura, da 450 persone che elaborano sulle riaperture. Arriviamo alla conferenza stampa di Conte e scopriamo che il tema principale sono stati i congiunti.

Su tutto il resto c’è l’incertezza assoluta. Anche Boccia che fa questa dichiarazione è l’emblema dell’incertezza. Vuol dire che le Regioni si muovono autonomamente, i Comuni lo stesso. Noi avremmo fatto tutto un altro percorso”.

Deriva autoritaria di Conte?

Non siamo a questo livello. Abbiamo lanciato l’allarme per tempo. Credo che Conte, dopo la richiesta di tutte le forze parlamentari (maggioranza e opposizione), dopo le dichiarazioni dei costituzionalisti e della Presidente della Corte costituzionale si renderà conto che dovrà cambiare registro.

E’ la politica che dediche e si prende delle responsabilità. Speriamo di essere ascoltati”.

Risorse economiche

Rassicuriamo gli italiani che la cassa integrazione verrà prorogata per altre nove settimane. Poi rassicuriamo gli italiani che non percepiscono la cig ma altre risorse, come il famoso contributo di solidarietà per professionisti che verrà rimpinguato e sarà di 800 euro.

Rassicuriamo quelli che rimangono fuori da questi fondi, circa 1 milione di persone, che verranno pagati con un fono che realizzeremo ad hoc con il decreto da 55 miliardi.

I ritardi sino ad ora sono stati per colpa dell’Inps che ha gestito male la situazione inventandosi anche gli hacker, che non ci sono mai stati… Se l’Inps fosse stato sveglio avremmo fatto tutto per tempo”.


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