Emergenza coronavirus, da settimane è questo il tema all’ordine del giorno. Ma come sta vivendo la popolazione questa situazione anomala, inusuale e in qualche modo critica che si è abbattuta sulla nazione? Dal filo diretto con gli ascoltatori di Radio Radio sono emersi tanti stati d’animo diversi e con essi anche diverse opinioni. Ecco le osservazioni, le risposte e i consigli del direttore di ‘Palazzi e Potere’ su affaritaliani.it e firma di Dagospia Marco Antonellis.

Il collegamento a ‘Un giorno speciale’ con Francesco Vergovich.

“Ora paghiamo i tagli alla sanità dei tecnocrati che hanno obbedito all’Europa e alla finanza” ►Antonellis

“Lo Stato italiano non è in grado di garantire il diritto alla salute costituzionalmente riconosciuto a tutti i suoi cittadini. Questo è il tema: paghiamo molto i tagli alla sanità pubblica effettuati da tanti governi, in particolare dagli ultimi governi tecnici in ossequio alle raccomandazioni tecnocratiche della comunità europea e in ossequio a tanti personaggi vicini alla finanza internazionale. Stiamo pagando un prezzo altissimo.

Coronavirus e rivolte nelle carceri: sono entrambe situazioni eccezionali e molto gravi. A memoria d’uomo, dal dopoguerra, non se n’era sentito parlare in Italia e questo rischia di incrinare le certezze che fino ad ora abbiamo sempre avuto per quanto riguarda lo Stato democratico. E’ il momento di fare delle scelte importanti anche con misure definite ‘alla cinese’. Non più gli inviti a stare a casa, ma a quel punto obbligare la gente a stare a casa, chiudere quello che c’è da chiudere, aspettare un mese e speriamo di poter ripartire. Se non si chiude tutto rischiamo di trascinarci questa situazione per mesi.

Serviranno misure più dure per la difesa dal coronavirus, tanto valeva prenderle subito. Il rischio vero è di perdere anche il centro-sud dopo che abbiamo perso il nord”.

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