Non mi stancherò di ribadirlo: la situazione tragica in cui versa l’Italia (e sempre più palesemente il resto del mondo) è rivelativa di alcuni aspetti fino ad oggi sotto traccia e che adesso prorompono in superficie con evidenza.

Intanto è emersa la reale essenza dell’Unione Europea come ostacolo e non come sostegno per i popoli europei in difficoltà.
L’ha ammesso perfino il Presidente Mattarella, di solito molto mite e in questo caso particolarmente teso.
L’Unione Europea ostacola l’Italia, addirittura rischia di affondarla, si ricordino le irresponsabili parole di Christine Lagarde.

Affiora poi con limpido profilo la falsità lampante dello storytelling politicamente corretto ed eticamente corrotto, da anni diffuso a reti unificate dagli araldi dell’ordine global-capitalistico.

Per anni ci hanno raccontato che il privato era la soluzione di tutti i mali e che, viceversa, il pubblico era il male assoluto. Ebbene, è ora lampante che se sopravviveremo a questa catastrofe pandemica sarà solo grazie al pubblico, grazie alla sanità pubblica e a quegli eroi che sono gli infermieri e i medici italiani.

Ci hanno ripetuto fino alla nausea che il nemico principale era l’asse del male degli stati-canaglia, totalitari e comunisti, nemici dei diritti umani, ma scopriamo ora che alcuni di quegli Stati, per stessa ammissione della Regione Lombardia, stanno inviando aiuti all’Italia.
La Cina, Il Venezuela e Cuba stanno infatti inviando medici. Ma non erano nemici dei diritti umani? Non erano Stati-canaglia?

In compenso quello che i monopolisti del discorso celebrano come regno della democrazia e dei diritti, ossia la monarchia del dollaro, la civiltà dell’hamburger, non sta facendo letteralmente nulla per la nostra nazione e, verosimilmente, nemmeno per le fasce deboli della sua stessa popolazione, destinate a morire come mosche perché non coperte da sanità pubblica.

Peraltro non deve passare sotto silenzio come, tanto la Cina quanto l’Iran, hanno ipotizzato che il coronavirus possa essere un prodotto made in USA.
La verità che oggi risplende più che mai è che l’alternativa è quella tra socialismo e barbarie: l’alternativa tra un’umanità socializzata di stati sovrani che si relazionano come fratelli e dall’altra un regno animale dello spirito improntato alla guerra di tutti contro tutti.

L’alternativa continua ad essere tra socialismo e barbarie o, se preferite, tra socialismo e capitalismo.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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