Come siamo passati dalle case eterne costruite dai nostri nonni, a ponti che crollano in pochi anni? Com’è possibile che la Cina sia in grado di costruire un ospedale in 10 giorni e che l’Italia non abbia ancora ricostruito Amatrice dopo anni?

La ricchezza, spiega l’esperto di politiche monetarie Cosimo Massaro, è strettamente legata alle persone e non alla finanza come credono in molti. La ricchezza deriva dal lavoro, dall’ingegno, da una buona idea che diventa fabbrica, che produce denaro, beni e felicità.

Per produrre questa ricchezza, però, serve una cosa fondamentale, secondo l’esperto: la sovranità monetaria. Con le dovute precisazioni, il caso dell’emergenza cinese per il coronavirus è un esempio virtuoso.

Come siamo passati dalle case eterne costruite dai nostri nonni, a ponti che crollano in pochi anni? Com’è possibile che la Cina sia in grado di costruire un ospedale in 10 giorni e l’Italia non ha ancora ricostruito Amatrice dopo anni?

Ci sarebbe un piano preciso per questi non-risultati che stanno caratterizzando l’Italia. Qualcosa che si ripete ciclicamente e che non è per niente casuale: un meccanismo creato, voluto e messo in atto dalla finanza tecnospeculativa.

Di cosa si tratta lo spiega Cosimo Massaro in questa intervista. Ecco cosa ha detto a Francesco Vergovich e Fabio Duranti in diretta a ‘Un giorno speciale’.

“In Cina costruiscono un ospedale in 10 giorni, noi non abbiamo ancora ricostruito Amatrice” ► Cosimo Massaro

“La ricchezza non la crea la finanza, perché la finanza è sterile. La ricchezza viene dall’uomo, siamo noi che la creiamo. In qualsiasi cosa facciamo: con la nostra vita, con il nostro saper fare, con le cose che creiamo.

Questo presupposto è stato invertito e ci hanno messo sotto schiavitù totale.

Si pensi alla Cina: avendo la possibilità di emettere moneta, con la crisi che stanno subendo sono riusciti a sopperire a tutto quello che sta succedendo. In Italia un terremoto e ancora dopo anni non riusciamo a ricostruire le case. Lì hanno costruito un ospedale in 10 giorni.

Va ricordato che di quella moneta non è proprietario il popolo cinese, come invece vorremmo noi, ma il partito, lo Stato. Il fantasma giuridico che prende potere e ne trae vantaggio.

Noi non siamo liberi, siamo sempre stati una colonia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale c’era voglia di ricostruire. I nostri nonni lo facevano con le cambiali. Adesso le cambiali sono fuori uso perché devi per forza andare a prendere il prestito con la banca.

Ci hanno lasciato le briglie un po’ più lunghe perché ce le hanno volute lasciare e in 20-30 anni le precedenti generazioni hanno generato ricchezza: fabbriche, case… Tutto quello che abbiamo prodotto ci ha portato a essere la quarta potenza economica monetaria. A un certo punto, non avendo noi in mano le redini del potere monetario reale, ci hanno ritirato le redini e tra periodi di inflazione e di deflazione oggi tutta quella ricchezza se la riprendono.

Cosa fanno quindi: per 10-20 anni facilitano il credito, incentivano la gente a costruire, a generare ricchezza, dopo ritirano il credito, non c’è più denaro in giro, le tasse aumentano, non riesci più a pagare e sostenere nemmeno la tua casa, la tua fabbrica o il tuo terreno, e sei costretto a non a venderlo, ma a svenderlo.

Un rastrellamento, una mietitura di tutta la ricchezza generata da due generazioni. Un meccanismo ciclico voluto dalla finanza tecnospeculativa”.


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