La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo

Quello che sta avvenendo in Italia col processo a Salvini per la vicenda della nave Gregoretti è la replica di quanto accadde nel 1992, ossia l’ennesimo atto di lotta politica combattuta con le armi della giustizia.

La differenza è che nel caso di Tangentopoli esisteva una condotta politica che giustificasse l’intervento dei magistrati, nonostante fosse un intervento attivato ad orologeria e strumentalizzato per spazzare via un’intera classe politica.

Nel caso Gregoretti invece non esiste alcuna condotta criminale, se non la salvaguardia legittima dei propri confini da parte di un Ministro dell’Interno nel pieno svolgimento dei propri doveri.

Il problema è che, come avvenne nel ’92, coloro che rappresentano in Italia gli interessi dei nostri colonizzatori si resero conto che stava affermarsi nuovamente una classe politica che con tutti i suoi difetti si sarebbe comunque opposta al processo di svuotamento delle sovranità razionali e alla completa consegna del nostri paese ai potentati stranieri.

Oggi come allora quella classe politica deve essere fermata e se non può accadere alle urne (perché non sarebbe accaduto all’epoca e non accadrebbe oggi) l’unica carta che rimane è quella giudiziaria. Anche se basata sul nulla.

L’aggravante però consiste nel fatto che le conseguenze dell’azione politica della magistratura nel ’92 hanno avuto ripercussioni enormi sul corso della storia del nostro paese, che oggi più che mai stiamo pagando sulla nostra pelle.

Se non si interviene la storia è destinata a ripetersi.
Non possiamo permettere che questo accada nuovamente.


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