Silenzio elettorale, quella pausa da comizi, incontri e qualsivoglia tipo di propaganda il giorno prima e il giorno stesso delle elezioni. In campagna elettorale, dal passato fino a oggi, è sempre stato un diritto dell’elettore quello di non essere più ‘disturbato’ nelle ore immediatamente precedenti alla votazione.

A disciplinare il silenzio elettorale è la legge 4 aprile 1956 n. 212, integrata da interventi successivi. Interventi che però non si sono ancora rivolti a quella che soprattutto nell’ultimo decennio si è rivelata la ‘piazza’ più importante di ogni campagna elettorale: i social.

Come funziona il silenzio elettorale su internet e sui vari social presenti online? Siamo di fronte a una lacuna del diritto? Si può veramente verificare chi rispetta il limite e chi no?

Francesco Vergovich ne ha parlato con Mario Tozzi e con l’ex direttore generale Rai e attuale Presidente di Banca del Fucino e Banca Igea Mauro Masi. Ecco com’è andata.


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