Le elezioni in Emilia Romagna si avvicinano, lo scontro tra il candidato del PD Bonaccini e la candidata della Lega Borgonzoni è serratissimo. Terzo attore che però sta giocando un ruolo mediaticamente importante è anche il neonato movimento delle Sardine.

Se in origine queste ultime si dichiaravano apolitiche e apartitiche ora sembra che l’identificazione politica sia ben definita al fianco del partito guidato da Zingaretti. Su questo cambio d’identità delle Sardine si è espresso con un tweet il Direttore del Corriere dell’Umbria:

“E dunque le Sardine, che si professavano apolitiche e democratiche, si svelano definitivamente come immaginavamo: esclusivamente antisalviniane e antidemocratiche. Perché contrastare un legittimo comizio altrui è un gesto antidemocratico. Piaccia o no”.

Per approfondire il tema è intervenuto ai nostri microfoni l’autore del tweet Davide Vecchi, ecco l’intervista con Luigia Luciani e Stefano Molinari.

“Salvini in pochi anni è riuscito ad essere il leader unico intorno a cui gira tutto. O sei pro o sei contro Salvini. Zingaretti che si mischia con le Sardine o tenta di strumentalizzarle è un fallimento della politica. Il fallimento del PD… In Emilia già c’era Bonaccini che ha tolto il simbolo cercando di camuffare il partito con cui si candida… Le Sardine sono partite dicendo di essere apolitiche e apartitiche e poi ora vanno in giro a fare campagna elettorale al posto del PD. Nel momento in cui le Sardine, un movimento antidemocratico spontaneo, che poi tanto spontaneo non è, si schiera solo pro o contro un leader viene meno l’essenza stessa del movimento che è per la democrazia”.


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