E’ stato il senatore della Lega Alberto Bagnai a pubblicare per primo una lettera che la BCE il 16 dicembre ha inviato ai Presidenti di Camera e Senato e al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Una lettera che verrà ricordata come una bacchettata della BCE a un Governo teoricamente gradito da quelle parti.

Il motivo della strigliata? Le politiche dell’esecutivo giallorosso in merito alla limitazione del denaro contante (tetto da 3.000 a 2.000 euro a partire dal 1° luglio).
Dalle parti di Francoforte non avrebbero gradito i tentativi di legiferare a svantaggio del denaro contante da parte del Governo a trazione PD-M5S, che da sempre vuole incentivare l’uso della moneta digitale.
Una mossa inaspettata quella della BCE della quale, secondo Diego Fusaro, non bisogna comunque fidarsi. Ecco perché.

Diego Fusaro ► “Rimuovere il contante è una follia, le banche avrebbero controllo totale della moneta”

Coloro i quali fino a ieri criticavano spietatamente la Banca Centrale Europea oggi la esaltano perché difende il contante peccano di avere un doppio pensiero sulla stessa cosa da questo punto di vista.

Il fatto che la BCE voglia difendere il contante è di per sé un fatto giusto, ma con le finalità sbagliate.
Le finalità della BCE non sono quelle di difendere i risparmiatori o chi si trova in difficoltà, vuole solo salvare se stessa.

Se ti rubano la carta, se salta la corrente, si resterebbe praticamente senza la possibilità di vivere: questo è il dramma che anche un bambino capirebbe e che sta dietro alla follia della rimozione integrale del contante.

Se ci pensate in questo modo si consegnerebbe tutto il denaro alle banche, che lo potrebbero amministrare totalmente e che potrebbero fare i prelievi forzosi che evidentemente col contante sarebbe più difficile fare“.


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