Come fa una figura che rifiuta l’Europa a stare all’interno delle istituzioni europee? Il Regno Unito ne ha guadagnato o perso con la Brexit? Che ruolo ha avuto la figura di Farage in tutta la vicenda?

A ‘Un giorno speciale’ Francesco Vergovich e il giornalista Antonello Angelini ne hanno parlato con Marco Zanni, Europarlamentare della Lega e Presidente del gruppo identità e democrazia.

Ecco com’è andata.

“Il tema non è un rifiuto dell’Europa. Lo ha detto anche Nigel Farage: noi non siamo contro l’Europa, siamo contro questa Unione europea. Siamo contro una sovrastruttura burocratica che mi sembra non abbia portato molti vantaggi. E poi è innanzitutto un presidio di controllo: il 70% circa delle leggi che vengono approvate a Roma sono un derivato di quanto viene deciso a Bruxelles. Quindi pensare di tutelare gli interessi del proprio paese senza stare lì dentro diventa follia, probabilmente i risultati sarebbero peggiori di quelli che sono adesso.

Farage unico politico che in Europa è riuscito a portare a termine una visione, un progetto, quello di portare fuori il suo paese fuori da un costrutto, un’istituzione che loro non hanno mai riconosciuto veramente”.


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