Oltre alle proteste occorrono anche le proposte: bisogna infatti dare una linea chiara a chi vuole portare avanti la lotta per la sovranità.
Termini come ‘Italexit’ o ‘Eurexit’ non possono essere pienamente compresi se non a chi ascolta radio di questo tipo o segue blog sovranisti.

L’uscita dall’euro, pur essendo l’unica soluzione radicale che può guarire questo paese spaventa ancora molti e divide.
Bisogna invece fare appello alle singole categorie: ai pescatori calabresi va spiegato punto per punto quali sono i danni che subiscono a causa delle regole europee sulla pesca.

Agli agricoltori siciliani va esposto come l’Europa lascia marcire le loro arance e ne favorisce invece l’importazione da altre nazioni.
Alle città portuali del sud va spiegato perché l’Europa le svantaggia favorendo la logistica di quelle nord continentali.

Ai piccoli artigiani andrà spiegato che l’Europa sta dalla parte delle multinazionali, favorendo la loro sparizione. Ai lavoratori andrà rivelato perché e con quali dinamiche l’Europa favorisce una competizione al ribasso annichilendo salari e diritti sociali. Alle aziende andrà spiegato che l’Europa blocca i finanziamenti alle piccole e medie imprese e lascia sparire le banche del territorio.

Ogni categoria avrà la propria specifica battaglia da portare avanti, qualcosa che subisce sulla sua pelle ogni giorno e che fa parte dei problemi quotidiani di ognuno.
In trincea si renderanno tutti conto che il nemico che hanno di fronte è comune: la moneta unica.

La Matrix Europea – La verità dietro i giochi di potere, con Francesco Amodeo

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