Focus sulla Capitale con stadio, bilancio, questione immondizia e caso De Vito. Ma anche uno sguardo al nazionale, con le prossime elezioni in Emilia e l’emergenza acqua alta a Venezia. E ancora eventi, concerti e intrattenimento in città.

A ‘Lavori in corso’ il vicesindaco di Roma Capitale e Assessore alla Cultura Luca Bergamo. Ecco cosa ha detto nell’intervista di Stefano Molinari.

Bergamo (Vicesindaco Roma) ► “Favorevole allo Ius culturae anche se Di Maio è contrario”

“Il futuro di Virginia Raggi e’ determinato da tante cose su cui non posso pronunciarmi. Si tratta delle sue scelte e delle scelte del movimento. In assenza di una regola nel Movimento credo abbia il sacrosanto diritto di valutare in piena liberta’ di ricandidarsi o no. Ma questo dovete chiederlo a lei. Per quanto riguarda me io ho fatto questo lavoro come una persona sempre indipendente. Sono stato avvicinato da Movimento Cinque stelle per le mie competenze e poi mi e’ stato chiesto in un momento delicato di fare il vicesindaco. Per me è stata un’esperienza straordinaria, difficilmente comparabile. Per ora ho intenzione di completare il lavoro che ho fatto: una vera riforma strutturale del sistema delle istituzioni culturali romane. Intendo completarlo e per il prossimo periodo sarò concentrato a consolidarlo. Poi, non ho mai fatto piani per quello che succedeva dopo. Mi sono sempre occupato di sviluppo delle comunità e spero di continuare a farlo nel futuro.

Il tema dei rifiuti non e’ solo il brutto che vediamo, ma anche le ragioni per cui esiste. Ci sono difetti della politica precedenti e correnti, ma anche il fatto che esiste un interesse consistente da parte di soggetti che vorrebbero mettere le mani sui materiali post rifiuto, perché parliamo di un volume affari di circa 1 miliardo di euro l’anno. Nella difficoltà di prendere decisioni c’e’ anche la debolezza da parte delle istituzioni, non tanto da parte del Comune di Roma devo dire, nel prendere posizioni dure che mantengono la priorità dello Stato, come abbiamo fatto per Atac. Da cittadino e da amministratore spero che il buonsenso prevalga e si riesca rapidamente ad avere decisioni non di tamponamento, ma mi pare non ci siamo ancora purtroppo. Sugli strumenti confesso di non essere in grado di esprimere un giudizio personale. Certamente c’è una esigenza che riguarda Roma e il Lazio che è la programmazione e la realizzazione degli impianti.

Il ritorno di Marcello De Vito? Non sono né felice né dispiaciuto. Non ho mai gioito dell’arresto di qualcuno, c’è una tendenza vagamente forcaiola a cui il Paese si inchina troppo spesso. Mi sembra emergano elementi a favore della non colpevolezza da parte di Marcello. Se questo emergerà dal processo, cosa che spero vivamente, che lui torni a svolgere la sua funzione e’ sacrosanto. Io non ho imbarazzo. Tornerà al suo lavoro tranquillamente e poi penso ci sia anche una valutazione da parte sua.

Ius culturae? Certo che sono favorevole allo Ius culturae, per forza. È nella mia natura. La composizione genetica dei romani ci racconta quanto siamo il prodotto di mutazioni culturali. Di Maio sembra non pensarla cosi’? Succede nella dialettica politica, io sono dell’opinione che sia una cosa giusta”.


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