E’ sempre più bufera in casa Napoli. Dopo il pareggio di ieri in Champions contro il Salisburgo, i giocatori si sono rifiutati di salire sul pullman che li avrebbe riportati a Castel Volturno, in ritiro. L’unico a tornarci è stato Ancelotti, che ha così aperto una discrepanza con le intenzioni della squadra ma soprattutto uno squarcio con il presidente De Laurentiis.

E’ notizia di queste ore la presa di posizione della società, che sul suo sito ufficiale ha pubblicato un comunicato in cui si condanna l’atteggiamento dei calciatori e si minacciano le vie legali.

Come evidenziato quest’oggi nel corso di Radio Radio Lo Sport, gli scricchiolii arrivano da lontano, dalla fine della stagione scorsa e da qualche contatto che De Laurentiis aveva anche avuto con Gasperini. La recente uscita sul futuro di alcuni giocatori, come Callejon, Mertens e Insigne (di cui ieri sera si segnala una sfrecciata con la sua Jaguar per evitare i giornalisti), che pare fosse più un messaggio ai naviganti – ossia Ancelotti – non ha migliorato le cose.

Per il vicedirettore de La Gazzetta dello Sport Andrea Di Caro, il tecnico dei partenopei “resta un top coach, ma ha un po’ familiarizzato la gestione tecnica. E’ un caso più unico che raro quello di avere un figlio come vice. E lì che si è creato il problema col presidente: non a caso Ancelotti è l’unico ad essere tornato in ritiro, così da essere inattaccabile sui vincoli contrattuali.

De Laurentiis furioso, Ancelotti a rischio esonero ► Tutto sul caos Napoli


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