L’economia non è nata per porsi al di sopra di tutto e dominare le altre cose, non è fatta soltanto di numeri, non è qualcosa di riconducibile alla mera tecnica.

L’economia è nata per stare sotto la filosofia, è fatta di matematica solo per giustificare le scelte dell’uomo, è fatta di pratica, di idee e di principi morali.

In questo mondo ci sono pochissimi che si arricchiscono e moltissimi che muoiono di fame. E questo perché si passa più tempo a parlare di deficit, di pil, di spread, invece che pensare alle persone, che creare dibattito sulla giusta visione del mondo da perseguire.

Sono molto più scarse le idee che i soldi per realizzarle, perché per creare i soldi basta schiacciare un bottone.

L’unico modo di uscire da questa trappola è non affrontare la questione su un piano tecnico, ma su un piano morale. Non parlare solo ai cervelli, ma alle anime delle persone. Altrimenti creiamo un mondo di robot, che è esattamente quello nel quale viviamo, dove la gran parte delle compravendite vengono gestite da software e da una logica speculativa.

Ci fanno vivere in trappola, in un mondo fatto di software e logica speculativa

Malvezzi Quotidiani, l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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