Bravi giocatori, potenzialmente ottimi, ma nessuna stella che brilla e “trascina” più delle altre. L’Italia di Mancini ne vince sette su sette e conquista gli Europei con tre giornate di anticipo.

L’era dei Totti e dei Del Piero però sembra finita.

Quali possono essere le ragioni? Cosa è cambiato? Ma soprattutto, c’è qualcuno che può rappresentarci ai prossimi mondiali?

Alessandro Vocalelli – Sicuramente il giocatore più avanti è il portiere, Donnarumma. Poi quello che può crescere di più in prospettiva e Chiesa. Gli altri sono tutti ottimi giocatori, quello che mi chiedo però è perché l’Italia non tiri più fuori la stella di prima grandezza.

Questa è una generazione di ottimi calciatori, stanno crescendo, stanno fiorendo, però manca la stella. Forse ci accontentiamo? Però Totti a 19 anni era Totti, Pirlo a 19 anni era Pirlo e Del Piero a 19 anni era Del Piero.

Furio Focolari – Secondo il mio modesto parere in Italia c’è un ragazzo che gioca centravanti che è già più forte di tutti quanti: Scamacca. Secondo me Scamacca se fosse nel Borussia Dortmund giocherebbe in serie A. Gli ho visto fare cose da grande giocatore, ma se non gioca! Da noi non lo fanno giocare. Io posso capire Juventus e Inter, ma le altre? Vanno sempre a cercare un vecchio trombone o uno straniero improbabile e certi ragazzi forti non li fanno giocare.

Tonali a 19 anni ha preso in mano il Brescia e lo ha portato in serie A e adesso in tutte le partite è uno dei migliori. Quando hai quella personalità, quando giochi da vecchio a 19 anni significa che sei forte. Non sei Totti o Del Piero, certo. Loro sono un’altra cosa, però quando loro hanno cominciato gli stranieri erano solo 3 ed erano fenomeni.

Non c’è una stella, però c’è una base molto buona. Giovani forti che puoi far crescere. L’esperienza gliela puoi far fare tu.

melli

Franco Melli – Il concetto di Furio può essere giusto però di contro poi da quei pochi che fanno giocare non ottengono le risposte che vorrebbero. Zaniolo è un anno che gioca, però più o meno è sempre quello. O chiesa: titolare assoluto e adesso è in un periodo di involuzione.

Una stella da qui al mondiale? Ok l’allenamento, la preparazione, ma è una questione di DNA e io qui non ne vedo. Lo stesso Donnarumma che è il migliore di tutti non è una stella. Cioè non vale un Buffon.

Fernando Orsi – Noi guardiamo a Totti, Pirlo, Del Piero, ma quelli sono inavvicinabili. Se noi vediamo loro che a 19 anni erano così e questi a 21 non lo sono, vuol dire che non sono di quel livello. Possono migliorare, ma non sono di quel livello.

Il motivo? Perché quelli erano talenti di nascita, di DNA, naturali. I nostri sono un po’ più costruiti. Frutto anche di un calcio che è diverso perché prima cominciavano per strada, adesso sono costruiti dalle scuole calcio e dalle accademie. Vengono da lì.


LEGGI ANCHE: