20 DOMANDE A CHEF RUBIO: Salvini, vegani, politica, chef stellati, giornalisti, pasta, tv, amore…

Reduce dalla polemica che l’ha visto protagonista contro Salvini sul ‘tortellino dell’accoglienza’ ideato per le celebrazioni di San Petronio, Chef Rubio, volto noto di “Camionisti in trattoria”, si racconta ai nostri microfoni.

Ecco che cosa ha detto durante la diretta di “Food Sport”, la rubrica condotta da Ilario Di Giovambattista, Francesco Di Giovambattista e da Enrico Camelio all’interno di “Radio Radio Lo Sport”.

“Secondo me alcuni chef stellati non sanno fare la pasta al pomodoro. Ma non sanno neanche accendere un fuoco, perché sono abituati alla piastra ad induzione”.

“Se Salvini è il primo che manca di rispetto a tutte le persone dello stivale con quello che promettere e poi non fa, io posso, in democrazia, esprimere il mio pensiero. Anche se la mia professione non mi porta in un’aula di tribunale o in Parlamento. Le tasse le pago, e anche con i miei soldi Salvini va a cena fuori”.

“Per me il PD e la sinistra hanno fallito in questi anni perché hanno cercato di darsi un tono, quando invece bisognava scendere in campo e picchiare duro”.

Salvini e Di Maio che piatti sarebbero? A parte un aperitivo con la cicuta ad entrambi, non ci andrei a cena”.

“Finché i politici, anche nel mondo dello sport, pensano a farsi gli affari loro e a non investire in regioni come la Calabria, la Sicilia, e non ci sono infrastrutture per portare futuri campioni in campo, sarà duro avere successi”.

“I vegani di una certa cultura sono delle persone con cui ci si può confrontare. Ci sono vegani e vegani, gli estremisti non mi sono mai piaciuti. Comunque sono una delle tante micro culture della cucina generale”.

“Tante persone sono andate a raccontare il loro percorso o la loro idea di cucina in tv, tra queste alcune hanno passato i messaggi sbagliati. Per quanto mi riguarda, ho sempre cercato di passare dei messaggi inclusivi”.

“A fine anno la maggioranza dei #ristoranti stellati arriva al fallimento o, al massimo, va in pari, perché fanno degli investimenti troppo grandi sulle materie prime”.


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