Siamo un paese per vecchi. Lo siamo eccome. Vecchi standard, vecchi modi di pensare, vecchi vizi.

Il vizio di dire la nostra su tutto, tanto per cominciare.

Ore e ore trascorse in balìa del commentare compulsivo… Che c’è da chiedersi che mestiere facciano nella vita coloro che tanto si entusiasmano per badge e riconoscimenti di “fan più attivo” su Facebook.

Siamo “indietro”. Lo sapevamo già. Talvolta però abbiamo la capacità di essere più indietro del dietro, più indietro di noi stessi.

Teresa Bellanova, Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, giura davanti al Presidente della Repubblica e all’Italia intera con un vestito blu a balze.

Sì, è questa la notizia.

Il nostro nuovo Ministro dell’agricoltura veste di blu acceso, elettrico per i più affezionati, al giuramento in Quirinale.

Che dettaglio ci è sfuggito?

Ah, sì. Teresa Bellanova è una donna sovrappeso.

Prendiamoci un minuto di silenzio, svestiamoci di ogni ipocrisia e chiamiamo le cose col loro nome. Non sono né il tono di blu né le balze a creare disagio nello sguardo del pubblico di stylist e intenditori. Sono circonferenza, taglia e stoffa in più a muovere indignazione.

E del resto siamo campioni mondiali di sdegno per le cose inutili, noi italiani.

Come il non-reggiseno della Rackete, per esempio.

Siamo un collage di vecchi stereotipi intramontabili. Un popolo accartocciato che ha alterato ogni senso della bellezza. Capaci – forse – di abbinare il giallo col blu, ma incapaci di dare colore nuovo a quel tappeto di disgrazia sotto il quale nascondiamo insicurezze e frustrazioni.

Nel Regno Unito, in TV, le signorine del meteo hanno 60 anni, le conduttrici portano la 48 e la Regina veste verde pisello.

Nei negozi i jeans taglia 54 non stanno nel reparto “taglie forti”. Stanno accanto alle 38, alle 50, alle 42 e scoop degli scoop: hanno tre lunghezze. Long, regular, short. Perché magari qualcuno non se n’è accorto, ma chi porta la 44 a volte è alto 1.70, altre 1.62, altre ancora un metro e venti.

A quanto pare non possiamo liberarci del desiderio compulsivo di dare giudizi, però forse possiamo prenderci una pausa per ragionare su quanto il nostro modo di guardare il mondo sia viziato.

Ministro e Vicepremier mezzo nudo tra ballerine e mojito: figo.
Ministro in sovrappeso vestito di blu: imbarazzante.

“C’è qualquadra che non cosa” (Cit.)

Benedetta Intelisano


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