Mi si dice che spesso sono di parte: è vero, io sono un uomo di parte (perché solo i co***oni non sanno da che parte stare) e sto precisamente dalla parte degli imprenditori e dei liberi professionisti, cioè dalla parte di quelli che producono posti di lavoro.

Conosco studi di commercialisti che hanno 10-15 dipendenti, che quindi sono simili alle piccole imprese. A questi ultimi interessano poco i sondaggi, che vanno bene per fare un quando della situazione politica, ma teniamolo presente, di quella stessa situazione politica che non provvede alle cose concrete.

Dovremmo sentir parlare ogni giorno di come risanare il PIL, di riduzione delle tasse e di tagli al costo del lavoro dipendente, di riduzione della burocrazia che spesso fa solo perdere tempo ai lavoratori, senza dimenticare di metterci in condizione di reinvestire.

Questa lista grossolana di cose di cui si dovrebbe parlare io non la sento neanche accennare nell’attuale dibattito politico.

Dunque va bene fare sondaggi, ma chiediamo anche alle piccole e alle microimprese non solo l’orientamento politico, bensì cosa vorrebbero da un governo: questione che attualmente non viene mai posta.

“Bisogna prendere posizione mentre i politici parlano del nulla”.

MalvezziQuotidiani, l’appuntamento con l’economista Valerio Malvezzi per comprendere efficacemente i meccanismi dell’economia umanistica.


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