Nella società di oggi, chiunque dica qualcosa di diverso dal pensiero prevalente è considerato un ignorante. Siamo giunti al punto in cui in questo mondo da ‘grande controllore’, parafrasando la letteratura orwelliana, c’è qualcuno che ha il ministero della verità.

La stessa Ue ha tentato di mettere il bavaglio al web e agli strumenti d’informazione, con la motivazione che si devono tutelare i cittadini dalle fake news. Come se le persone non fossero in grado di distinguere e capire una notizia falsa da una vera.

La tutela della libertà d’informazione, invece, è uno dei capisaldi dell’Economia Umanistica. Non ci può essere Economia Umanistica infatti senza libertà d’informazione. Dovrebbe esserci, quindi, un controllo pubblico dell’informazione, volta a garantire la trasparenza e la pluralità della trasmissione di notizie e che dovrebbe essere costituita, in un paese democratico, da organi di informazione vari, moderni. Internet incluso.

Malvezzi Quotidiani, l’appuntamento con l’economista Valerio Malvezzi per comprendere efficacemente i meccanismi dell’Economia Umanistica.


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