Che si tratti di passare una giornata con amici e parenti davanti alla grigliata di rito o di trascorrere ore in spiaggia e a filtrare, stile lucertole, ogni raggio di sole che si affaccia sulla vostra pelle, è indubbio che il Ferragosto è una delle giornate più sentite dell’estate.

Una festa tutta italiana (negli altri paesi, la festività estiva per eccellenza è nella notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno), culmine di una stagione in cui il caldo e le chiacchiere sotto l’ombrellone la fanno da padrone.

Ma quali sono le origini e perché si festeggia questa giornata che, all’apparenza, sembra assumere i contorni della più laica delle festività?

Facendo con la mente un balzo indietro nel tempo e affidandoci alla storia, il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti, ossia il riposo di Augusto. Ad istituire questa festa infatti era stato l’imperatore Augusto nel 18 a.C., ed aveva il fine di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, dopo l’attività agricola. In questa ricorrenza infatti, che cadeva inizialmente il primo agosto, si organizzavano festeggiamenti, corse di cavalli, e gli animali da tiro venivano dispensati dal lavoro e agghindati con dei fiori.

Si deve invece, alla tradizione cattolica, lo spostamento dal primo al 15 agosto della festività come giorno indicato dalla Chiesa per l’Assunzione della Vergine Maria in cielo. Ovvero, quando la Madonna ascende al Paradiso, al termine della sua vita terrena. Nella cultura ortodossa invece, questa data è associata alla dormizione di Maria, come se la Vergine fosse caduta in un sonno profondo prima di essere assunta in cielo.

In altri Paesi invece, il 15 agosto si celebra per altre ragioni. Ad esempio, nella Repubblica del Congo, così come in India, il Ferragosto è associato al giorno dell’indipendenza, mentre in Costa Rica si festeggiano le mamme.