Nei giorni scorsi il centro sportivo di Formello ha visto in Jonathan Rodríguez Menéndez un gradito ospite.
Il calciatore spagnolo, meglio noto come Jony è probabilmente la prima pedina da aggiungere alla formazione della Lazio 2019/20: ha apprezzato i progetti che i biancocelesti hanno in serbo per lui e la trattativa col Malaga sembra prossima alla fumata bianca, a prescindere da come andranno i playoff della squadra andalusa.
Tare ha messo sul piatto 4,5 milioni, cifra contenuta visto il contratto in scadenza dell’ala classe ’91 ma che non rende giustizia alla sua stagione.

Tanti assist per un’ala altruista

Jony è stato infatti il terzo miglior assistman del campionato iberico, realizzando 11 assist infiocchettati da quattro gol e gradirebbe ripetere una stagione simile con la maglia biancoceleste. L’interesse del Valencia, che sembrava poter ostacolare la trattativa non si è rivelato un serio ostaggio, dunque non resta che attendere l’ufficialità a meno che il Malaga non opti per un clamoroso dietro front.

Jony nella testa di Inzaghi

A giudicare dalla posizione preferita (Jony ama giocare come esterno sinistro, ma nell’ultima stagione è stato schierato principalmente come ala) qualcuno ha pensato che possa essere un potenziale sostituto di Joaquin Correa: il corteggiamento dell’Atletico fa pensar male (Lotito ha detto ‘no’), ma non è escluso che l’ex Malaga possa rappresentare invece una valida alternativa.
Grazie alla sua versatilità lì a sinistra Inzaghi avrebbe la possibilità di cambiare modulo in corsa, passando ad un 4-3-3 più offensivo e aggiungendo un tocco in più di imprevedibilità alla manovra.
L’ala asturiana ha anche un sinistro niente male, con cui serve assist mai banali (vedi le rasoiate allo Sporting Gijon) e talvolta insacca con decisione mostrando una buona capacità di coordinazione. Anche se non è un velocista alla Douglas Costa riesce spesso a saltare l’uomo e in questo è molto simile al (futuro?) compagno di reparto Joaquin Correa.

Il talento c’è, il gradimento è reciproco e ora Jony e la Lazio attendono solo la benedizione del Malaga.

Alessio De Paolis


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