Paulo Fonseca e la Roma, un matrimonio che s’ha da fare. E’ ufficioso l’accordo tra le parti di cui si è discusso a Madrid, per l’ufficialità da come si riferisce non manca molto.
Il vertice in Spagna tra il mister dello Shaktar e i dirigenti giallorossi, incluso Petrachi, è stato positivo, forse ci sarà bisogno di un nuovo incontro per limare gli ultimi dettagli, così ci sarà tempo per i tifosi giallorossi di conosce meglio il modo di lavorare e soprattutto chi potrebbe portare con sé Fonseca.
Il probabile nuovo tecnico romanista non ha un curriculum da sprovveduto, ma il nome “esotico” lascia dubbi alla luce anche dei nomi altisonanti che avrebbero dovuto essere al suo posto. I tifosi hanno un atteggiamento ambiguo per esempio per quanto riguarda la campagna abbonamenti, come ambigue sono le considerazioni su di lui che arrivano dall’ambiente Shaktar.

E’ l’uomo giusto per la Roma” ha detto Lucescu, ex mister degli ucraini, non è d’accordo il suo ex allenatore in seconda: “Ha sfruttato tre anni del nostro lavoro, ha sempre giocato con la nostra squadra e quando ha cambiato un paio di giocatori ha perso, e in tre anni ha lanciato pochissimi giovani“, ha sostenuto Nicolini.
Un caso, dunque, per le nostre Teste di Calcio, che pure abbiamo sottoposto allo stesso rompicapo: Paulo Fonseca è il nome giusto per la Roma?

Furio Focolari

Noi non possiamo giudicarlo, dobbiamo pensare che sia un buon allenatore perché allena una squadra che gioca anche bene. Non possiamo che guardare cosa fa, poi giudicare. Dare prima una sentenza è sbagliato, anche se, parliamoci chiaro, allena nel campionato ucraino: ora io mi chiedo, chi conosciamo del campionato Ucraino oltre lo Shaktar?

Roberto Renga

Io nella mia piccola esperienza da presidente di dilettanti prima di scegliere un allenatore andavo a vedere come allenava: guardavo le partite, gli allenamenti di notte, lo tastavo in tutte le maniere.
Sapete come venne scelto Luis Enrique? Tramite un’intervista. Un direttore sportivo della Roma lo fece vedere a un altro dirigente:
-“Ma tu lo prenderesti un allenatore che dice queste cose?“, chiese.
– “Di corsa” risposero: non si sceglie un tecnico così.
Cercando di vedere le cose con un po’ di obiettività, a me quando ho visto giocare lo Shaktar contro la Roma la squadra di Fonseca è piaciuta. La Roma, ricordiamolo, passò il turno per Bruno Peres che spuntò col sinistro al 90esimo, sennò sarebbe passato lo Shaktar. Fossi in Fonseca mi porterei un giocatore: Ismaily.

Roberto Pruzzo

Secondo me è un buon allenatore, anzi, lo ha dimostrato perché la sua squadra è in grado di giocare un buon calcio. E’ chiaro, ci vogliono degli interpreti, ma non mi sembra uno sprovveduto, certo, gli serve esperienza.

Alessandro Vocalelli

Fonseca mi sembra un allenatore eccellente, un tecnico più che buono, ha vinto gli ultimi tre campionati con lo Shaktar giocando anche delle ottime partite, ha vinto col Porto e ha sicuramente un ottimo curriculum. Il punto è che il problema della Roma non sono mai stati gli allenatori perché io credo che Di Francesco sia ancora oggi un bravo allenatore, Spalletti al di là delle esternazioni dialettiche lo è stato, lo stesso Garcia è stato secondo me un buon tecnico: gli allenatori, vista così, sono stati quasi la parte migliore della Roma. Il problema sono le squadre che gli vengono messe a disposizione. Ora mi aspetto che succeda qualcosa, perché sento di Barella e Godin all’Inter, di Chiesa alla Juve (se la Fiorentina non lo tiene) e del Napoli che è su tanti altri giocatori. Vediamo cosa accadrà quando alla Roma finirà questa impasse sul direttore tecnico.

Gianluca Lengua

La situazione Fonseca-Roma sembra ben avviata, io credo che la presentazione del tecnico dobbiamo aspettarcela a breve e poi va studiato: bisognerà capire come si approccerà ad una squadra abbastanza depressa, tra l’altro è già uscita un’indiscrezione secondo cui lui non vorrebbe il ridimensionamento dell’organico che sembrerebbe esserci. Ora dico una banalità, ma per fortuna anche Fonseca lo pensa: i pezzi pregiati non vanno venduti, bisognerà anche capire in proposito quanto lui inciderà sul mercato perché la passata stagione Di Francesco diceva una cosa e Monchi faceva l’esatto opposto. Io credo che la Roma abbia imparato da questa esperienza e Petrachi proverà a fare un mercato più in linea con le esigenze dell’allenatore.