Dopo la più grave escalation di violenza tra palestinesi ed israeliani dalla guerra di Gaza del 2014, Hamas afferma che è stato raggiunto un cessate il fuoco con Israele che sarebbe entrato in vigore nelle prime ore del giorno. Secondo l’agenzia stampa di Gaza, il cessate il fuoco sarà reciproco ed Israele rispetterà le precedenti intese raggiunte dalle parti. Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha annunciato la possibilità di una nuova tregua, affermando che un impegno in questo senso è arrivato anche da Israele. Ma ha poi avvisato che il conflitto continuerà a meno che Israele non metta fine ai 10 anni di blocco della Striscia di Gaza.

Un segnale d’apertura è arrivato anche dall’esercito israeliano che ha ritirato le restrizioni imposte per motivi di sicurezza nelle zone vicine al confine con Gaza. Il Comando per il fronte interno infatti ha autorizzato i residenti delle aree meridionali di Israele a tornare alle loro vite normali. Le scuole quindi potranno riaprire anche se alcune hanno deciso di rimanere chiuse dopo che nel weekend da Gaza sono stati lanciati quasi 700 razzi contro Israele.

Durante il weekend 4 israeliani sono rimasti uccisi dal lancio di missili, ed almeno 16 palestinesi nelle rappresaglie israeliane domenica, secondo il ministero della Sanità di Gaza. Gli israeliani hanno colpito oltre 250 obiettivi a Gaza. Da sabato sono in tutto 22 i palestinesi uccisi e 150 i feriti.