Ai microfoni di Radio Radio, durante Lavori in Corso, Nicola Biondo ha presentato il libro “Il sistema Casaleggio. Partito, soldi, relazioni: ecco il piano per manomettere la democrazia”, di cui è co-autore insieme a Marco Canestrari . I due hanno fatto parte del Movimento 5 Stelle in momenti diversi e adesso attaccano nel loro libro quello che secondo loro è diventato oggi il Movimento, con particolare riferimento alla figura dominante di Davide Casaleggio. Nel libro, come nel suo intervento a Radio Radio, centrali sono i temi dell’utilizzo e della sicurezza della piattaforma Rousseau, i rapporti politici di Davide Casaleggio e il suo potere decisionale all’interno dei 5 Stelle, ma anche le vicende che ruotano attorno alla costruzione dello Stadio della Roma.

Nicola Biondo: “Davide Casaleggio è il dominus incontrastato e Luigi Di Maio è il suo amministratore delegato. Fin dal 2015 guardando la comunicazione in rete del Movimento, quella istituzionale e quella dei più importanti influencer, era evidente che si sarebbe arrivati a questo Governo. Bisignani, uno degli ultimi vecchi dei misteri italiani intratteneva cordiali rapporti con Gianroberto Casaleggio. Racconta Bisignani, che fa parte davvero del generone romano a metà fra Vaticano, grandi affari, grandi appalti, un potere che non ha colore politico, che Gianroberto gli avrebbe detto “Il mio sogno politico è una Lega a 5 Stelle. Eccolo. Ma questo era già visibile. Questo è il governo Salvini-Casaleggio”.

Sulla Questione Stadio della Roma ecco le parole di Biondo

“Il Movimento è sempre stato contro lo stadio, ha attaccato in maniera durissima il progetto con le torri di Marino. Nel 2016 dopo la vittoria delle elezioni per il Comune di Roma era contro lo stadio. Dopo di che tra settembre e ottobre arriva Lanzalone che si intesta la pratica stadio e da li arriva questa torsione.

Roberta Lombardi che è un esponente storico dei 5 Stelle dice che c’è una provvista di denaro che il sistema Parnasi ha risparmiato tra la versione Marino e la versione Raggi e che in questo iato di denaro c’è la corruzione. Chi è che ha cambiato il destino di questo stadio? Sicuramente una riunione in Campidoglio con Casaleggio e Grillo. Dalle intercettazioni si vede che nel nuovo progetto dello stadio venivano meno dello opere pubbliche compensative che avrebbero aiutato i romani ad avere una vita migliore nella città”.