C’eravamo prima di Pallotta e ci saremo anche dopo“.
Il Senatore Maurizio Gasparri, ospite a Lavori in Corso, non si riferisce però al suo partito, bensì ai tifosi della Roma, ai Roma Club che non stanno passando esattamente degli attimi da ricordare.

E a proposito di Roma Club, Gasparri, fa parte di quello del Senato, non l’unico del Quirinale, perché comunica direttamente con altri Roma Club della Camera, che “si riuniranno mercoledì prossimo alle 17.00 per valutare che posizione prendere nei confronti della società. Io spero che l’Olimpico dica a Pallotta quello che – pacificamente – gli va detto“.

Non proprio un parere benevolo nei confronti del presidente, che tramite il collaboratore Fienga, come detto dallo stesso De Rossi, avrebbe poi fatto una sorta di dietro front sulle sue posizioni offrendo al Capitan Futuro un rinnovo alle sue condizioni. “Roma avrà soddisfazione quando Pallotta non sarà più il proprietario della Roma“, ha detto Gasparri affondando il colpo dopo aver sentito l’ormai virale audio del centrocampista: un giudizio dettato ovviamente anche dalla questione sullo stadio.
Quando ho visto il progetto iniziale coi tre grattacieli ho fatto una battuta, dissi: ‘Ma il campo ce l’avranno messo?’ La società doveva sapere della scarsa accessibilità prima che fosse detto, stavano facendo un progetto su una città, quindi ben vengano le inchieste su Parnasi e sui chi gli portava il moccolo. La Raggi? Non provo neanche più rabbia, anzi, sono preoccupato per lei perché la vedo talmente inadatta al ruolo che fossi un parente o un amico le metterei una mano sulla spalle e le direi: ‘Virgì, ma vai a casa‘”.