Alcune, colorate vetrate danneggiate dal calore, la guglia che crolla, e la “Foresta”, uno dei più importanti gioielli architettonici della cattedrale, divorata dalle fiamme. Della cattedrale di Notre Dame che abbiamo custodito, in un modo o nell’altro, nel nostro immaginario collettivo ne è rimasto solo il ricordo.

L’incendio che l’ha in parte colpita lunedì scorso ha fatto sì che si facessero strada in ogni cittadino, francese e non, che assisteva attonito a quel drammatico evento sentimenti di sgomento, afflizione e solidarietà al popolo francese.

Ed è proprio quel sentimento di contrizione, misto a un senso di estraniamento e nostalgia, ad aver avuto la meglio su Twitter, Instagram e Facebook. Tra chi ha postato l’immagine del Quasimodo disneyano, vero simbolo social dell’incendio a Notre Dame, e chi ha scelto di riportare in auge vecchie foto scattate sotto il grande portone della chiesa gotica, la home page dei principali social network è stata riempita di ricordi e citazioni su una delle opere gioiello della Francia.

Una mobilitazione social quasi universale, che ha accomunato utenti di ogni fascia d’età e paese. Anche chi non ha mai visto la cattedrale e non associava nella propria mente un’immagine alla struttura ha sentito, complice lo spirito di partecipazione e di condivisione comune, di lasciare sul web una testimonianza del drammatico evento.

Posto che il sentimento di vicinanza alla Francia e il dispiacere per la distruzione parziale di uno dei capolavori architettonici del patrimonio articolo francese e mondiale siano innegabili, verrebbe spontaneo chiedersi: l’incendio di Notre Dame ci ha toccato per l’evento in sé o perché non possiamo fare a meno di cibare quel tipico sentimento nostalgico definito ‘effetto Madeleine‘?

Notre Dame era Notre Dame anche prima dell’incendio. Il fatto che ci colpisca il suo parziale danneggiamento fa leva sì sulle nostre reminiscenze di un’opera spiritualmente e artisticamente simbolica, ma anche sul nostro bisogno di aggregazione.

Vogliamo tutti sentirci parte di qualcosa, sia nel contemplare la bellezza, sia nel prendere atto e dispiacerci per un evento drammatico come l’incendio di Notre Dame.