Il Milan perde anche a Genova, dopo averlo fatto nel derby. A quota cinquantuno si trova adesso a portata di mano teorica delle due romane, attese peraltro da due partite difficilissime.
Il gol decisivo nasce da un clamoroso errore di Donnarumma, che passa la palla a Defrel. Colpa sua, dunque? Certo, lo sbaglio è evidente, ma fermarsi all’episodio non aiuterebbe a capire che cosa succede a Marassi.
 

La Samp fa tutto meglio e di più. Non c’è confronto nelle occasioni da gol, per esempio, oltre che nel gioco: una traversa si Quagliarella, due splendidi interventi di Donnarumma, un tipo capace si mettersi subito alle spalle gli errori. 
La Samp fa pressing alto e impedisce al Milan di svolgere il consueto compito nelle uscite. Se i rossoneri tardono, gli avversari sono addosso. Così per tutta la partita eccetto il finale, quando finalmente il Milan si scioglie e mette paura alla Samp. Chiede anche un rigore su Piatek, ma Orsato e moviola invitano a lasciar perdere.

Gattuso nella ripresa passa alla difesa a tre, inserisce Conti, Cutrone e Paqueta, ma solo quest’ultimo si fa notare per un paio di palloni verticali. Gattuso, cononscendo la piazza milanese, di nuovo in altalena, più in basso che in alto.
Ottima la Samp, con un Linetty imprendibile e lo zambiano Colley ai suoi consueti, altissimi livelli: ecco uno stopper buono per qualunque grande. Quagliarella bravo, ma non fa notizia. 

Roberto Renga