Due partite, una sola certezza: non c’è Federico Chiesa.
E’ tornato a casa il 21enne della nazionale in vista dell’esordio dell’Italia alle qualificazioni a Euro 2020. Partite apparentemente facili, ma la squadra di Roberto Mancini deve battere innanzitutto se stessa, presentato la parte migliore di sé, quella che abbiamo visto nelle ultime fasi della Nations League e non certo la brutta copia delle prime partite. Problemi, ma anche tante aspettative nei confronti di questo gruppo che sulla carta varrebbe fior di milioni: ecco gli auspici delle nostre Teste di Calcio in vista dei primi due match degli azzurri contro Finlandia e Liechtestein.

XAVIER JACOBELLI: Partire col piede giusto

Bisogna partire con il piede giusto nelle qualificazioni. Il girone è assolutamente abbordabile ma non esistono avversari che possono essere snobbati, che si chiamino Finlandia o Liechtenstein. E’ importante coniugare la vittoria al bel gioco, ci sono state buone partite nella fase finale di Nations League che è stata una fase di rodaggio e dopo il grande retaggio fatto da Mancini in questi mesi ora è arrivato il grande momento. Ora nonostante gli infortuni il CT ha una vasta scelta per i titolari, ma è importante giocare bene. Euro 2020 deve essere il torneo del riscatto dell’Italia.

FRANCO MELLI: Risolvete il problema del gol

Al di là della vittoria io vorrei che questo problema del gol che è venuto fuori nelle ultime partite sia affrontabile, sia stato affrontato e comunque sia in via di risoluzione perché una Nazionale importante senza gol non può essere importante.

FURIO FOCOLARI: Il bel gioco

Penso che la Nazionale debba avere l’idea di gioco che ha avuto nelle ultime partite di Nations League perché in quelle due partite ci è piaciuta veramente, cosa che non era successa nei primi match con Mancini CT. Ovviamente se giochi così bene , come dice Franco è importante trovare il gol. Il minimo comune denominatore deve essere il bel gioco.

ROBERTO RENGA: Lavorare tanto

La vittoria con la Finlandia la dò per scontata, anche se è vero che nel calcio non c’à mai nulla di scontato. Presumo che questo girone valga come test, non solo per questa fase ma anche per i mondiali. Però quando vado a vedere la formazione dico: ‘Ma i terzini non ci sono!
A destra giocherà Piccini, poi ci sono per fortuna Bonucci e Chiellini affiancati da Biraghi a sinistra, lui è una discreto giocatore ma niente più. A centrocampo siamo messi benino anche se Jorginho non mi piace. Immobile lì davanti non è il centravanti di Mancini, perché lui vuole un centravanti tecnico. Manca Chiesa che era il giocatore più atteso. C’è da lavorare tanto.