Dai dati di un video sondaggio emerge che gli intervistati vorrebbero, con i soldi della vincita al SuperEnalotto, fare beneficenza, viaggiare, acquistare una casa e garantire un futuro ai propri figli e alle persone più care.

Anche in tempi di magra e di difficoltà economiche, nei discorsi, più o meno informali, degli italiani si fa sempre strada lei, la domanda che saggia gli umori e i desideri dei cittadini del bel Paese: Se vincessi oltre 100 milioni di Jackpot al SuperEnalotto cosa ci faresti?

Si legge su “Leggo” che a fornire, in parte, una risposta a questo quesito, sollevato anche per via dell’estrazione di martedì 12 febbraio del SuperEnalotto, che ha messo in palio come vincita un montepremi da capogiro, 104,3 milioni di euro (secondo Jackpot più alto d’Europa e il sesto più altro nella storia del gioco), è un video sondaggio, recentemente condotto. Dai dati raccolti e riportati dalla testata on line, infatti, emerge che quasi tutti gli intervistati dichiarano di voler fare beneficenza, soprattutto verso associazioni che sono vicine alle loro esperienze di vita. 
Tra i desideri degli uomini, smettere di lavorare e vivere di rendita, di finirla per sempre con code in macchina, orari, ordini, stress, mentre le donne sono quelle più predisposte a voler imbarcarsi in una nuova attività imprenditoriale, in un nuovo business. Comune ad entrambi i sessi, invece, indipendentemente dall’età, il sogno di acquistare una casa, di fare viaggi e pensare a soddisfare le esigenze del futuro dei figli e delle persone più care.

Alla fatidica domanda “A chi lo diresti per primo?”, i diretti interessati hanno risposto, in egual misura, che condividerebbero la gioia della vincita al SuperEnalotto con il partner, con la differenza che i mariti lo direbbero anche ai figli, mentre le donne si sentirebbero rassicurate a comunicarlo ai genitori.

Per i nostri connazionali, quindi, il benessere sta più negli affetti che non nel desiderio di acquistare ville da sogno, isole lontane o yacht costosi? Sembra di si, forse perché, in fondo, chi gioca poco più del valore di un caffè, spera di migliorare la sua vita e non di stravolgerla, e il concetto di ricchezza trova spazio, nei desideri degli italiani, nell’acquistare una casa e non necessariamente un castello.